Alessandro, si muove la Farnesina

Sabato 16 Dicembre 2017
Alessandro, si muove la Farnesina
IL LUTTO
PADOVA Da New York, da Bologna e soprattutto da Padova. Una marea di messaggi di cordoglio e di affetto sta sommergendo la famiglia di Alessandro Parladori, il manager cinquantenne trovato morto nella sua casa americana lo scorso 1 dicembre.
Parladori lavorava come contabile di grandi aziende. Viveva a New York da quasi vent'anni ma a Padova, dove era cresciuto, aveva lasciato non solo i parenti ma anche moltissimi amici. Per questo motivo la notizia della sua morte ora continua a diffondersi di bocca in bocca, in attesa che dalle autorità statunitensi arrivi finalmente il via libera per fissare il funerale.
Ci sono pochi dubbi sul fatto che l'ultimo saluto sarà celebrato proprio nella sua Padova, ma la data è ancora un'incognita.
La morte pare esser stata provocata da un malore improvviso, ma nemmeno gli amici più stretti hanno notizie precise. Nonostante siano già passate due settimane, la famiglia è ancora in attesa. Il fratello di Alessandro dovrebbe rientrare domenica da New York, dopo aver sbrigato con il cuore in gola le pratiche burocratiche necessarie: maggiori notizie sul rimpatrio della salma sono attese per la prossima settimana.
LA FARNESINA
Alessandro è stato trovato senza vita da un amico, anche lui padovano, allertato dalla famiglia che da alcuni giorni non aveva più notizie del cinquantenne. Nessuna telefonata, nessun messaggio. Niente di niente.
Dopo aver scoperto la tragedia i famigliari si sono chiusi nel dolore, mentre gli amici storici di Alessandro (cresciuto nella zona di via Facciolati) hanno fatto quadrato attorno a loro.
Il caso è seguito dal Consolato italiano a New York, in raccordo con la Farnesina, e le istituzioni italiane sono in costante contatto con la famiglia Parladori. Fonti della Farnesina spiegano che i tempi così lunghi per il ritorno della salma in Italia non sono necessariamente un'anomalia: gli accertamenti delle autorità americane sono infatti molto accurati e le pratiche burocratiche sono altrettanto complesse.
IL RICORDO
Parladori si era diplomato al liceo scientifico Fermi di Padova, per poi iscriversi alla facoltà bolognese di Giurisprudenza. Nel 1999 aveva scelto di fare il salto, volando oltreoceano per completare gli studi nella Grande Mela. A New York è decollata la sua brillante carriera di manager, che lo ha portato a ricoprire ruoli di vertice in ambito finanziario, lavorando anche per grandi case di moda come Versace.
La sua bacheca Facebook è stata inondata da struggenti saluti. «Sei stato un prezioso amico, compagno di studi, di risate e di serate indimenticabili - scrive l'amica Barbara -. In questi anni ti ho perso di vista per via della lontananza, ma non ti dimenticherò mai».
«Aspetto il tuo ritorno, addio amico mio», scrive Giancarlo. Un saluto commosso arriva anche dagli amici della palestra Webfit di Padova, dove andava ogni volta che rientrava in Italia: «Hai viaggiato tanto, speriamo che questo viaggio sia lieto e sereno».
Gabriele Pipia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci