ABANO
Potrebbe essere un colpo mortale all'istruzione professionale, come scrivono

Domenica 18 Novembre 2018
ABANO
Potrebbe essere un colpo mortale all'istruzione professionale, come scrivono ai genitori degli studenti dell'istituto alberghiero Pietro d'Abano il preside Carlo Marzolo e il presidente del consiglio d'istituto Daniele Ronzoni. Nell'articolo 57 della Legge di bilancio, attualmente in discussione in Parlamento, è previsto che le ore di alternanza scuola lavoro negli istituti professionali passino da 400 a 180, ossia ben un 55% in meno. La scuola aponense si è mobilitata insieme a tutti gli altri istituti alberghieri del Veneto. È stato predisposto un appello che gli istituti chiedono sia inviato dalle famiglie degli alunni a tutti gli eletti veneti nei due rami del Parlamento. Il modulo contiene anche gli indirizzi e-mail dei deputati e senatori, basta un copia incolla per dare corpo a un vero mail bombing. «Se non ci siamo mobilitati contro norme che negli anni scorsi pure non approvavamo, per questa chiediamo la vostra mobilitazione, è perché se questa norma dovesse venire approvata, significherebbe assestare un colpo mortale alla nostra tipologia di scuola - recita il testo della lettera alle famiglie di Marzolo e Ronzoni - diranno che stiamo facendo politica. Su questo hanno ragione. Noi rivendichiamo il diritto e il dovere che i membri di una comunità, quale è il nostro istituto, agiscano per tutelare i propri valori e i propri interessi, ovviamente nel rispetto delle regole democratiche. Chiedere conto del proprio operato ai nostri rappresentanti è il minimo che possiamo fare per non lasciare che le sorti della nostra comunità vengano decise senza che noi si faccia nulla». L'appello chiede naturalmente il sostegno di tutte le forze politiche e dei rappresentanti istituzionali. Si apre con un perentorio «Fermatevi, siete ancora in tempo». Poi spiega ai parlamentari perché, per gli istituti alberghieri in particolare, la norma sarebbe esiziale. «Hanno il compito di formare quelle figure professionali, altamente qualificate, che il mondo del lavoro richiede con grande insistenza - recita - da anni le aziende, alberghi e ristoranti in primis, ci chiedono di fornire ai nostri studenti una preparazione maggiormente aderente alla realtà lavorativa. Da anni ascoltiamo la retorica sull'offerta turistica di qualità come motore della ripresa economica del nostro Paese». E poi conclude: «Se avete a cuore il futuro delle aziende, non commettete questo scempio».
Al.Ma.
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