VERSO LE COMUNALI
VENEZIA Se l'incontro con Luigi Di Maio è stato accuratamente

Lunedì 16 Aprile 2018
VERSO LE COMUNALI VENEZIA Se l'incontro con Luigi Di Maio è stato accuratamente
VERSO LE COMUNALI
VENEZIA Se l'incontro con Luigi Di Maio è stato accuratamente (e reciprocamente) evitato, quello di Matteo Salvini con Gianantonio Da Re invece c'è stato, ieri al Vinitaly di Verona. Un faccia a faccia brevissimo in mezzo alla ressa di visitatori e cronisti, racconta chi l'ha visto, ma sufficiente ad autorizzare lo strappo fra la Liga Veneta e Forza Italia nei Comuni dove le relazioni sono ormai irrimediabilmente lacerate. A meno di ricuciture dell'ultim'ora, perciò, stamattina a Padova sarà sancita la rottura dell'alleanza di centrodestra a Vicenza e a San Donà di Piave, con possibili estensioni della lacerazione pure ad Adria.
IL VERTICE
Stamani alle 10, nella sede regionale di Fi, il commissario veneto Adriano Paroli aspetta Da Re per provare a rattoppare lo squarcio che si è aperto nella coalizione. Ma entrambi sanno che il problema non sta fra loro due, tra i quali anzi i rapporti sono sempre stati improntati al massimo rispetto, sia personale che politico. La situazione è però sfuggita di mano da ambedue le parti, prendendo evidentemente pieghe che i vertici non possono più raddrizzare. Per quanto riguarda Vicenza, dove l'indicazione del candidato sindaco era toccata agli azzurri in virtù del fatto che l'analoga designazione a Treviso era spettata ai leghisti, la perdurante indecisione forzista sull'avvocato Fabio Mantovani ha fatto esplodere l'impazienza degli alleati: venerdì sera la sezione cittadina del Carroccio ha approvato un documento di appoggio, se non ad una figura interna, almeno all'altro avvocato Francesco Rucco, in lizza da mesi con il sostegno di Fratelli d'Italia e di alcune liste civiche di centrodestra. Quanto a San Donà, lo scontro tutto leghista fra il vicegovernatore Gianluca Forcolin e l'ex prima cittadina Francesca Zaccariotto ha determinato una girandola di nomi che ha indispettito gli azzurri, i quali nel frattempo hanno pure perso la disponibilità delle figure di mediazione, a loro volte stanche del continuo tira e molla.
LA SITUAZIONE
Risultato: tutti contro tutti. Stando dunque all'ultimo aggiornamento della situazione, a San Donà la Lega di Forcolin, com'è ormai stata ribattezzata, punterà di nuovo sulla farmacista Francesca Pilla, insieme a Fdi, ai centristi di Noi per l'Italia e a due liste civiche, ma non a Fi, che intanto non può però più contare sul commercialista Gianni Corradini, dopo che pure il medico Paolo Madeyski aveva fatto un passo indietro. Corse prevedibilmente separate anche a Vicenza, dove il Carroccio è pronto a convergere su Rucco, mentre al momento Fi è certa solo della propria incertezza su Mantovani e tiene ancora in rosa il commissario provinciale Matteo Tosetto, l'ex direttore generale sanitario Ermanno Angonese e il tuttora dg televisivo Claudio Cegalin. Intanto ad Adria domani i leghisti dovrebbero annunciare l'investitura di Emanuela Beltrame, al contrario degli azzurri, ancora alle prese con i malumori interni per la caduta della giunta Barbujani.
«VAI VAI»
Fra tutte le piazze in gioco, è evidente che è Vicenza a pesare di più. Per questo è soprattutto sulla gara per Palazzo Trissino che Da Re ha chiesto e ottenuto la copertura politica di Salvini. Stando a quanto riferiscono i testimoni del rapido incontro fra gli stand della rassegna enologica, il segretario nathional ha ricevuto il via libera dal capo federale: «Vai vai». Del resto le tensioni a livello nazionale fra lo stesso Salvini e Silvio Berlusconi non agevolano di certo il compito di Da Re e Paroli. I due leader veneti dovranno così accontentarsi della perdurante armonia di Treviso, dove il patto sembra saldo attorno al leghista Mario Conte. Certo, nulla è mai eterno in politica, ma la campagna elettorale per Ca' Sugana è partita ormai da tempo: cambiare rotta adesso significherebbe, quanto meno, mandare al macero i manifesti che tappezzano la città con tutti i simboli del centrodestra uniti l'uno all'altro.
Angela Pederiva
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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