Emergenza lupi, dal Veneto accuse a Palazzo Chigi

Martedì 11 Settembre 2018
Emergenza lupi, dal Veneto accuse a Palazzo Chigi
IL CASO
VENEZIA Emergenza lupi, cosa farà la Regione Veneto dopo che il Governo ha impugnato la legge delle province di Trento e Bolzano che prevede la cattura e l'uccisione non solo dei lupi, ma anche degli orsi? Il tema è stato sollevato ieri da Sergio Berlato, capogruppo in consiglio regionale di Fratelli d'Italia e presidente della Terza commissione, che ha accusato il Governo giallo-verde di non decidere. In compenso Andrea Zanoni, Pd, ha chiesto al governatore Luca Zaia di far ritirare la proposta di legge presentata dal capogruppo leghista Nicla Finco sulla caccia ai lupi: «È inutile e illegittima».
IL MONITO
La decisione del Governo di impugnare la legge delle province di Trento e Bolzano è di giovedì. «Un atto necessario e dovuto - aveva detto il ministro dell'Ambiente, Costa - L'esercizio delle potestà di deroga ai divieti sulla fauna selvatica sono in capo allo Stato e non possono essere demandate agli enti locali. Su questo Berlato concorda: «È vero che non spetta alle Regioni italiane dotarsi di proprie leggi in materia di gestione dei grandi carnivori, ma spetta invece al Governo convocare la Conferenza Stato-Regioni per approvare urgentemente il Piano nazionale di gestione del lupo, così come esplicitamente previsto dalla Direttiva Habitat che prevede il monitoraggio, i censimenti e i piani di contenimento dei lupi anche attraverso gli abbattimenti selettivi dei soggetti in soprannumero». Di tutt'altro parere il dem Andrea Zanoni, presidente dell'Intergruppo per il benessere e la conservazione degli animali e della natura: «Nessuno pensi di abbattere lupi e orsi impunemente, il provvedimento farebbe la stessa fine di quelli di Trento e Bolzano».
LA DECISIONE
Riammessi, intanto, i richiami vivi, come le anatre acquatiche, per chi va a caccia. Lo ha deciso ieri la giunta regionale. «La favorevole situazione epidemiologica relativa all'influenza aviaria - ha spiegato l'assessore Giuseppe Pan - ha indotto la Commissione Europea ed il ministero della Salute ad autorizzarne l'utilizzo a supporto dell'attività venatoria, nel pieno rispetto di norme e prescrizioni di un rigoroso protocollo operativo. L'utilizzo di richiami vivi dovrà rispettare idonee misure di biosicurezza, per poter individuare in maniera precoce l'eventuale diffondersi del virus dell'aviaria che, come noto, viene trasmesso nelle popolazioni di volatili».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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