Stroncata la proposta Passera, "faro" Consob La Ue non sapeva nulla e non era vincolante

Sabato 30 Luglio 2016
ROMA - Respinta al mittente perchè irricevibile l'offerta tardiva pervenuta nella serata di giovedì 28, al presidente di Montepaschi Massimo Tononi, da Corrado Passera (foto) con due lettere: una firmata da lui, l'altra da Ubs che lo appoggiava come advisor. E dopo un'istruttoria-lampo compiuta nella nottata da JpMorgan, Mediobanca, Lazard, studio BonelliErede advisor di Rocca Salimbeni, su indicazione del board riunitosi al volo dopo l'arrivo delle missive, il consiglio, ieri mattina, forte anche del via libera scritto arrivato dalla Bce, ha scartato l'offerta alternativa. E l'ha fatto essenzialmente per un motivo formale: non era vincolante e, dovendo rafforzare il patrimonio entro ieri sera come prescritto dalla Vigilanza europea, a seguito del profondo deficit aperto dagli scenari avversi degli stress test, non poteva essere presa in considerazione anche perchè le Autorità europee non ne erano a conoscenza. Inoltre, la lettera di pre garanzia del consorzio guidato da JpMorgan e Mediobanca, assistito da Clifford Chance, aveva come scadenza per l'accettazione le ore 20 di ieri sera.
Il blitz del banchiere ex Intesa Sanpaolo ha mosso il titolo Mps in borsa facendolo salire fino al 7%: di conseguenza la Consob ha acceso un faro sui movimenti dei titoli.
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