La ragnatela del cuore in Italia è grande, più di quanto si possa immaginare. Corre dalle Alpi al profondo Sud. Nell'emergenza offre sempre prova di uno spirito unitario che in altri momenti invece fa acqua. La capacità di lanciarsi oltre gli ostacoli è motivo di orgoglio nazionale. Il terremoto che mercoledì notte ha raso al suolo interi paesini nell'alto Lazio e nelle Marche anche ha saputo attivare anche stavolta questa rete virtuosa. La ragnatela del cuore. Risorsa preziosa quanto efficace. Una chiamata della Protezione Civile al volontariato e l'appello si è diffuso all'interno delle associazioni individuate in questa prima fase emergenziale. I volontari di cui può disporre la Protezione civile (a livello nazionale) sono in tutto 150.000. Croce Rossa, Vigili del Fuoco in congedo, Acli, Focsiv, I Cavalieri di Malta, le Misericordie. La lista è lunghissima: sigle importanti, realtà antiche, anche se i coinvolti in questa fase sono stati circa 1500. Tra questi - per la prima volta - anche i caschi blu della cultura, la task force attivata dal ministero dei beni culturali, composta da carabinieri della tutela del patrimonio e da esperti nell'intervento in aree devastate per mettere in sicurezza chiese, palazzi antichi, campanili, torri.
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