Razze
Soffocati dal
politicamente corretto
Ho sempre letto con piacere

Martedì 23 Gennaio 2018
Razze
Soffocati dal
politicamente corretto
Ho sempre letto con piacere le lettere che scrive al Gazzettino la lettrice Signora Mariagrazia Gazzato di Mirano. Per i problemi che affronta o smuove. Riguardo alla sua lettera al Gazzettino di venerdì 19 Gennaio/18 però sono rimasto un po' perplesso, dato l'argomento sul lapsus di Attilio Fontana affrontato anche con ironia. Lo so che siamo in pieno politicamente corretto, dato che l'ho trovato scritto anche su Internet riguardo l'invasione islamica dell'Europa. Il politicamente corretto ci colpisce tutti come un fulmine, è finito il tempo in cui si potevano dire le cose come stanno, enunciare la verità, manifestare un'opinione e argomentare liberamente. Le cose sono cambiate, con l'incombenza dello scettro dell'Islam ed il diffondersi della sua ombra sull'America e l'Europa. Gli immigrati musulmani provengono da paesi in cui vige la legge islamica tradizionale e appartengono a una civiltà che ha forgiato disposizioni mentali e di pensiero, così come modalità di comportamento che sono conformi ai valori e alle concezioni della shari'a. Ci sono 56 Paesi islamici in più la Striscia di Gaza che applicano la shari'a. La shari'a contraddice in pieno lo stile di vita occidentale. Non solo per l'uguaglianza di genere e della libertà sessuale, ma anche per la politica, la religione, l'educazione e la scienza. Leggi islamiche proibiscono ai musulmani di adottare usanze cristiane o ebraiche. Questo divieto è proclamato nella prima Surah del Corano, che deve essere ripetuta cinque volte al giorno in occasione di ogni preghiera. Per questi motivi il mondo islamico non ha adottato la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo (del Dicembre 1948) ispirata ai valori europei universali e non religiosi. Ma ha invece proclamato la Dichiarazione del Cairo sui Diritti Umani (del 1990) i cui articoli si conformano interamente ai precetti della Shari'a. Credo che basti.
Adamo Gasparotto
Il capotreno
Non in nome
del popolo italiano
Quello che mi rattrista a conclusione dell'episodio del Capotreno condannato, è la lettura della sentenza: In nome del Popolo Italiano.
Carlo Zardi
Economia
Inflazione solo
per le bollette
L'inflazione che Draghi auspica al 2-2,5 per cento, secondo il bollettino economico della Banca d'Italia è prevista in calo nel 2018. I grandi banchieri sperano in una ripartenza dell'economia europea che in parte e per alcuni paesi è realmente avvenuta, lasciando però l'Italia all'ultimo posto come crescita nella Ue questo nonostante le cicalate di Renzi e C., e nonostante gli aiuti miliardari della Bce. Inoltre se per aumentare l'inflazione non bastano gli spropositati aumenti di luce, gas, autostrade, carburanti e quant'altro mi chiedo cosa potrebbe accadere a noi cittadini se non ci sarà un progressivo aumento della crescita di parcelle e retribuzioni.
Rimo Dal Toso
Padova
Voto
Errore
nel sondaggio
A pag. 2 del Gazzettino del 19 gennaio u.s. il sondaggio pubblicato sull'orientamento del voto riporta un errore di somma sui dati percentuali riferiti al 11/01/2018 comparati al 18/01/2018, del raggruppamento movimento 5 stelle e altri. I totali delle due colonne danno rispettivamente 35,3 e 35,5 e non 36,3 e 37,5. Per la precisione.
Franco Polesel
Banche
Il conto
per i processi
Francamente suona un po' stonata la soddisfazione delle Associazioni degli ex soci azzerati per il sequestro conservativo di beni, per 1,7 milioni, a carico di Gianni Zonin e altri cinque ex amministratori imputati nel processo per il crac della Popolare di Vicenza. Provvedimento sacrosanto intendiamoci, ma che ha il sapore amaro del meglio che niente. Perché si tratta di una briciola nel mare dei danni subiti dei risparmiatori raggirati, e che sembra finalizzato solo a chiudere la stalla prima che scappino gli ultimi buoi. Resta l'amaro in bocca di fronte alla solerzia di uno Stato attento a che non vengano disperse le garanzie per il pagamento delle spese di giustizia, ma molto meno tempestivo quando si sarebbe dovuto impedire il trasferimento dei veri patrimoni ai famigliari. Speriamo che il conto per Zonin e compagnia cantante non si riduca, alla fine, a questi 346mila euro a testa. Per loro sarebbe senz'altro un ottimo affare.
Umberto Baldo
Elezioni
Non è il tempo
delle cicale
Tolta la parentesi De Gasperi-Einaudi, tutti i governi che si sono susseguiti si sono dimostrati indegni del mandato ricevuto, per avere amministrato il paese con spregiudicatezza fino a portarlo in rovina. E dalle promesse annunciate dai capintesta nella presente campagna elettorale per le politiche del 4 marzo, si evince che l'esiziale vizio continua. In un paese oberato di debiti come il nostro, l'unica scelta sensata da fare, sarebbe una revisione della spesa in generale, ed in particolare sulle laute prebende degli amministratori come avessero dei meriti per il disastro compiuto. Personalmente non abbocco, persuaso di essere tra i più dello stesso parere. Sono sessant'anni che ci prendono per i fondelli, e ancora pretendono che ci fidiamo di un'accozzaglia di incapaci di prendere decisioni sensate conformi alla gravità della situazione da loro stessi provocata. Altro che illudere con l'Irpef al 23% per tutti, reddito di cittadinanza e abolizione delle tasse universitarie. I tempi e le casse dello Stato lo sconsigliano, ma piuttosto suggeriscono un generoso concorso dei più ricchi e degli agiati a intervenire in soccorso affinché evitare una bancarotta alle porte che travolgerà tutto e tutt
Renzo Nalon
Elezioni /2
Ma che vuol dire
la parola politica?
Visto che a marzo si vota per le politiche per dare la fiducia a quella o l'altra persona che poi rappresenta tutto il popolo italiano, la parola politica alla fine cosa vorrebbe dire? Dalle mie osservazioni in tutta questa vita già vissuta e trascorsa ho capito che vorrebbe dire dirigere, comandare senza dire bugie; vorrebbe dire patria e onore e di proteggere nel rispetto gli uni con gli altri dando così solidarietà a vivere uniti, uno per tutti e tutti per uno. Oggi invece ascoltando i dibattiti dei politici mi sembra di osservare dei mendicanti che chiedono l'elemosina per poi andarsi a comprare il pane per mangiare, loro invece chiedono il voto elettorale, poi chi si è visto si è visto. Prima però per avere il voto mettono in campo il paese la nostra bella e trascurata Italia da salvare ed aggiustare; invece poi tradiscono pugnalando alla schiena senza pietà.
Gianfranco Vianello
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