Una fiaccolata per Giulio tre anni senza una verità

Venerdì 25 Gennaio 2019
Una fiaccolata per Giulio tre anni senza una verità
LA FIACCOLATA
UDINE Ci sarà anche il presidente della Camera, Roberto Fico, questa sera alla fiaccolata con cui a Fiumicello, suo paese natale, si ricorderà Giulio Regeni a tre anni dalla sua tragica scomparsa. Il giovane friulano è stato barbaramente trucidato in Egitto, dove stava compiendo le sue ricerche da dottorando dell'Università di Cambridge. Per non abbassare la guardia su un delitto di cui ancora non si è giunti alla verità, questa sera alle 18.30 partirà la Camminata per tutti, assieme al Governo dei giovani.
IL PROGRAMMA
In piazzale dei Tigli, alle 19.41, ora della sparizione di Giulio a Il Cairo il 25 gennaio 2016, si accenderanno centinaia di fiaccole gialle. In seguito, in sala Bison, vi sarà un momento di riflessione, Pensieri e parole per Giulio. Con la famiglia di Giulio ci saranno la legale Alessandra Ballerini, il presidente della Camera Fico, la sindaca di Fiumicello Laura Sgubin, il presidente della Federazione nazionale della stampa Giuseppe Giulietti, lo scrittore Erri De Luca, registi, artisti e moltissima gente, tutti accomunati dal braccialetto o dal foulard gialli che da tre anni ricordano, su iniziativa di Amnesty International, ovunque la storia del giovane, riportando la scritta: «Verità per Giulio Regeni».
VERITÀ LONTANA
Dal 2016 le indagini sulla sua fine sono andate avanti, ma la verità giudiziaria è ancora lontana, tanto che la Procura di Roma ha ammesso che per ora si è in una situazione di stallo, pur avendo fatto il possibile. A tre anni dall'omicidio chi indaga in Italia pensa che Giulio sia stato torturato e ucciso dopo essere stato segnalato come spia alla National security egiziana dal sindacalista degli ambulanti, Mohammed Abdallah, con il quale era in contatto per i suoi studi. A dicembre la Procura di Roma ha iscritto nel registro degli indagati cinque agenti, ufficiali appartenenti ai servizi segreti civili e alla polizia investigativa egiziana, per sequestro di persona in concorso.
Il presidente della Camera Fico ha scritto ai presidenti dei Parlamenti dell'Ue, chiedendo di «aiutarci a trovare la verità». A dicembre il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione in cui chiede tutela per i consulenti egiziani della famiglia Regeni, ma la situazione complessiva è tale che l'europarlamentare Dem Isabella De Monte il 15 gennaio scorso ha scritto una lettera all'ambasciatore egiziano Khaled El Bakly, capo della missione della Repubblica araba d'Egitto presso l'Ue, per sollecitare un cambiamento radicale di atteggiamento nell'inchiesta sulla tortura e morte di Regeni. «Ho ribadito la mia forte opposizione alla condotta delle autorità egiziane riguardo all'assassinio di Giulio afferma De Monte -. Finché non sarà fatta piena chiarezza e stabilita la verità, non saranno possibili relazioni costruttive» tra Italia ed Egitto. «Per la terza volta, purtroppo, ci troviamo a commemorare un ragazzo brutalmente ucciso in una situazione di cui non si sa quasi nulla. Un'ingiustizia profonda che richiede risposte».
A.L.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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