Petrillo da licenziare? La difesa va all'attacco

Sabato 12 Agosto 2017
Petrillo da licenziare? La difesa va all'attacco
TREVISO «Siamo già pronti a fare ricorso. Non è pensabile licenziare qualcuno basandosi su dati esclusivamente di parte. Se le cosa venisse confermata, credo che il giudice del lavoro non potrà che reintegrarla in servizio, addebitando le spese all'azienda sanitaria».
Parla chiaro Paolo Salandin, avvocato che difende Emanuela Petrillo, l'assistente sanitaria 30enne accusata di aver finto di vaccinare centinaia di pazienti, tra bambini e adulti, o comunque di non aver fatto le iniezioni in modo corretto. La commissione dell'Usl a cui è stato affidato il procedimento disciplinare interno aperto a suo carico sostanzialmente ha già deciso: verrà lasciata a casa. Non è ancora ufficiale, ma è solo una questione di tempo.
Il licenziamento sarà formalizzato dopo che la Procura di Udine, dove sono state unificate le indagini, consegnerà all'Usl i risultati degli esami effettuati dall'Istituto superiore di sanità sui campioni di sangue prelevati dai bambini, senza attendere l'esito del procedimento giudiziario.
Gli esami eseguiti a Roma sui campioni di sangue prelevati da bambini vaccinati dalla Petrillo hanno evidenziato solo in tre casi tracce di anticorpi. Mentre sui 46 campioni di sangue prelevati da bambini vaccinati da altre assistenti sanitarie sono state trovate tracce di anticorpi in 45 casi.
Secondo la difesa, però, questi non sono che i dati di una sola parte. «Le modalità sono in linea con quelle viste fin dall'inizio: tutte un po' claudicanti mette in chiaro Salandin fino ad ora non è mai stato fatto alcun contraddittorio tra le parti. Un'azienda pubblica come l'Usl poteva farlo in nome della trasparenza. Invece niente».
Nel frattempo Petrillo è stata spostata allo Spisal. «Non è nemmeno più nello stesso comparto. Ciò fa cadere anche l'ipotesi di un'azione cautelare sottolinea il legale e non ci sono proprio i presupposti per il licenziamento». Ma l'avvocato non risparmia critiche nemmeno sul fronte giudiziario: «Di fatto non c'è mai stato un approccio giudiziario. Petrillo non ha partecipato ad alcun interrogatorio o incidente probatorio. L'hanno voluta escludere, non sappiamo nemmeno per cosa è indagata».
Mauro Favaro
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