Caldo rovente, la climatologa Marina Baldi: «Sarà così almeno fino a metà mese, ormai il clima mediterraneo è cambiato»

Mercoledì 2 Agosto 2017 di Valeria Arnaldi
Caldo rovente, la climatologa Marina Baldi: «Sarà così almeno fino a metà mese, ormai il clima mediterraneo è cambiato»
Temperature ben più alte della media stagionale, bollino rosso in più città dal Nord al Sud del Paese, la penisola investita dall’ennesima ondata di calore dall’inizio dell’estate, Marina Baldi, climatologa dell’Istituto di Biometeorologia del CNR, cosa sta succedendo?
«L’Italia in questi giorni è investita da masse d’aria calda provenienti dall’entroterra africano, che stanno passando su tutto il Mediterraneo e si bloccano su metà Europa, fermate dalle zone di pressione più bassa che si trovano più a Nord. Questi movimenti di aria calda, nel nostro Paese, hanno determinato alcune ondate di calore già a giugno e hanno comportato ulteriori, grandi e frequenti, ondate di calore a luglio, intervallate solo da pochi e brevi periodi di aria più fresca. Specie in alcune città, come ad esempio Roma, si sente un caldo, appunto, africano».
Domani si attende il “picco” delle temperature.
«Quasi tutte le città sono da bollino rosso già oggi, domani lo saranno tutte. Ad essere un poco più fresche ora sono alcune località sulla costa, che godono dell’aria fresca proveniente dall’Oceano. Domani, però, il campo anticiclonico impedirà all’aria fresca di entrare, rendendo più alte le temperature pure nelle città costiere».
Le ondate di calore non sono più eccezioni ma regola nel nostro Paese?
«I primi studi sulle ondate di calore nel nostro Paese sono stati avviati negli anni Settanta, un controsenso se si pensa che è stato uno dei decenni più freschi nella storia del Paese, quindi ci sono sempre state. Negli ultimi 10/15 anni, però, sono aumentate, non solo per le temperature ma per la frequenza».
Quali sono le cause di questo cambiamento?
«Negli ultimi cinquant’anni le temperature a livello globale sono aumentate. Nel Mediterraneo questa crescita è stata più elevata rispetto alla scena mondiale, tanto da farlo ritenere una delle zone a pericolosità più alta per questo tipo di fenomeno. Tutto ciò può innescare fenomeni come le ondate di calore e come l’instabilità atmosferica, con precipitazioni intense, durante l’anno».
E in Italia?
«In Italia il fenomeno è particolarmente forte per la sua posizione centrale nel Mediterraneo e a poca distanza dall’Africa. Queste ondate di calore, di solito, non si propagano troppo a Nord, a parte alcuni casi, come nel 2003, quando arrivarono fino a Parigi con gravi disagi per i cittadini».
Cosa succederà nei prossimi giorni?
«Le previsioni non possono arrivare troppo in là, diciamo che, fino al 3 o 4 agosto, ci attendono una lieve attenuazione dell’ondata di calore e condizioni di instabilità con brevi passaggi temporanei di nuvole e piovaschi sui rilievi».
E per il mese di agosto?
«Parlando di tendenze, la stabilità sembra la caratteristica di questa estate. Fino a metà agosto avremo ancora caldo e temperature elevate su tutta la penisola. Poi ci sarà un abbassamento di gradi, ma soltanto in alcune zone. Le precipitazioni rimarranno abbastanza carenti ovunque. Qualche acquazzone ci potrà essere, forse qualche grandinata».
Dobbiamo abituarci al caldo “straordinario”?
«Ci dobbiamo abituare al caldo e pure a cambiare comportamenti in funzione del caldo. È chiaro che se si sta in ufficio con l’aria condizionata, quando si esce l’afa si accusa molto di più. La temperatura percepita, prima ancora di quella reale, ci fa capire cosa possiamo fare e cosa no, quali attività possiamo intraprendere e quali è meglio evitare».
Ultimo aggiornamento: 09:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA