Tornatore difeso dalle sue attrici: «É un signore, accuse improbabili»

Domenica 5 Novembre 2017 di Gloria Satta
Tornatore difeso dalle sue attrici: «É un signore, accuse improbabili»
2

Il gioco al massacro è appena cominciato. Circolano nomi di peso, si annunciano notizie-bomba in tv, si specula nei salotti sulle prossime ”rivelazioni” mentre il web fa da cassa di risonanza ad accuse tardive, molto spesso sospette (cosa non si fa per avere un po’ di visibilità...) e quasi sempre indimostrabili. E’ la deriva italiana del caso Weinstein: la ricerca dell’orco, cioè del regista di fama abituato ad approfittare di innocenti fanciulle in cerca di un posto al sole davanti alla cinepresa, sta avvelenando l’ambiente del cinema e non solo, corrode i rapporti professionali, mina la fiducia tra i sessi. E fa una prima vittima: il regista premio Oscar Giuseppe Tornatore, accusato dalla showgirl Miriana Trevisan di averla molestata una ventina d’anni fa. Una ”notizia” che, per essere tale, andrebbe dimostrata. Ma, non potendo esserlo, risulta solo una sparata gratuita che rischia di trascinare ingiustamente nel fango la reputazione del regista.

LA PROMESSA DELLA BELLUCCI
Tornatore ha smentito con vigore: «Non l’ho nemmeno sfiorata». E annuncia ovviamente querele. Intanto insorgono le attrici che hanno lavorato con lui e sono pronte a mettere la mano sul fuoco sulla sua correttezza. Monica Bellucci, la protagonista di ”Malèna”, promette di fare un endorsement a favore del regista dopodomani in pubblico, quando riceverà dalle sue mani il Premio Virna Lisi. Intanto parla Margherita Buy, che nel 2006 girò ”La sconosciuta”. «Giuseppe un molestatore? Ma se è uno dei più grandi gentiluomini con cui abbia mai lavorato», insorge l’attrice. «E’ impensabile che abbia assalito qualcuna».

Sullo stesso tono Margareth Madè che nel 2009 Tornatore lanciò nel cinema (era una modella) affidandole il ruolo principale di ”Baària”. «E’ un professionista, un maestro, un grande uomo», dice la bellissima attrice. «Mi sono confrontata spesso con Bellucci e Ksenia Rappoport per scoprire che eravamo tutte d’accordo: un regista corretto e rispettoso come lui è raro trovarlo». Aggiunge Laura Chiatti, anche lei nel cast di ”Baària”: «Tornatore è un vero signore e un serio professionista. Con me è stato ineccepibile e, chiedendomi di partecipare ad uno dei suoi film migliori, mi ha fatto un grande onore».

Chiatti riflette poi sullo scandalo degli abusi sessuali, innescato da denunce che arrivano ad anni di distanza dai presunti fatti. «Mi domando perché tante attrici sentano il bisogno di rivelare con tanto ritardo episodi che non posso considerare molestie: c’è una bella differenza tra stupro e avance. Lavoro da 20 anni e molti uomini, nel cinema e fuori, ci hanno provato con me, ma nessuno mi ha mai legata a un letto né io sono salita in una camera d’albergo: ogni volta che ho presagito qualcosa di losco, mi sono defilata. Non vorrei che esplodesse la moda di denunciare dei professionisti seri solo per giustificare il fallimento della propria carriera».

«UNA FARSA»
Ksenia Rappoport era un’attrice russa di teatro, molto brava ma a noi ignota, quando Tornatore la volle in ”La sconosciuta”. Da quel momento la sua carriera nel cinema è decollata e oggi anche Ksenia dice la sua. «Ho lavorato fianco a fianco con Giuseppe per tre mesi, tra Roma e Trieste. Sono stati i giorni più felici e più belli della mia vita professionale», racconta dalla Russia. «Il regista ha trattato me e tutte le altre donne del set con estremo rispetto. Lo amo e lo ammiro, è un grande uomo. Ormai pare diventato di moda incolpare qualcuno di molestie. Spero che questo atteggiamento non sfoci nella farsa, nella follia».

«UN GALANTUOMO»
Claudia Gerini (”La sconosciuta”) racconta: «Ho solo ricordi piacevolissimi dell’esperienza con Tornatore che si è comportato come un galantuomo d’altri tempi: il primo giorno mi mandò un enorme fascio di rose rosse, poi è stato ultra-rispettoso. Non riesco proprio a immaginarlo mentre tenta di estorcere un bacio con la forza...». L’attrice conclude: «E’ giusto, ci mancherebbe, che le violenze sessuali vengano denunciate e punite. Ma non lo è cavalcare l’aria del tempo solo per far parlare di sé».

Ultimo aggiornamento: 6 Novembre, 12:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA