Zaia in città: «Io sono dalla vostra parte ma vi giocate due volte la reputazione»

Sabato 21 Ottobre 2017
Zaia in città: «Io sono dalla vostra parte ma vi giocate due volte la reputazione»
LO SLOGAN
BELLUNO «Avete presente il muro di Berlino? Ecco, il 9 novembre 1989 è caduto grazie ai colpi del popolo. E così faremo anche noi, con il referendum di domenica». Altro che «Ich bin ein berliner». Ieri da Belluno è risuonato un chiaro «Mi son veneto». Con un esempio che più storico non si potrebbe. Del resto anche l'appuntamento con le urne di domani è storico. Lo ha detto, ribadito e ripetuto più volte Luca Zaia, intervenuto ieri in centro città per chiudere ufficialmente la campagna referendaria. Il governatore del Veneto ha riempito la Sala Bianchi di viale Fantuzzi di applausi e di sostenitori convinti del «sì». Si è concesso un paio di battute. Poi è passato alle cose serie.
L'INVITO
«Domenica non prendetevi impegni - ha detto ai bellunesi -. Perché avete un appuntamento con la storia: per la prima volta nella storia della Repubblica Italiana, una Regione può celebrare un referendum per l'autonomia». Applausi scroscianti. Soprattutto quando il governatore punta sull'occasione unica: «Il nostro referendum farà accadere la stessa cosa che è successa a Berlino nel 1989: il popolo è un fiume in piena e non c'è modo di fermarlo. C'è ancora gente in giro che dice che offriamo un bicchiere di brulè per far mettere una x su un foglietto sotto un gazebo. Allora perché abbiamo gli occhi di mezzo mondo puntati addosso? Non ci lasciano usare la tessera elettorale? Se la tengano pure: noi abbiamo fatto di meglio. Abbiamo fatto stampare uno scontrino con la bandiera del Veneto, e nome e cognome del votante: una roba da incorniciare e appendere in camera». Poi, un messaggio ai sostenitori dell'astensionismo: «Questa è l'ultima chiamata: non ce ne saranno altre. Qualcuno dice che stiamo spendendo 14 milioni per il referendum: abbiamo provato a chiedere al Governo di accorparlo ad altre tornate elettorali, ma non abbiamo mai ricevuto risposta. Qualcun altro dice che potevamo fare come l'Emilia-Romagna. Io dico che non voglio togliere ai veneti la possibilità di essere protagonisti di un evento storico. Per quanto mi riguarda, dalla mattina del 23 ottobre mi attiverò per cominciare la trattativa con il Governo».
LA DOPPIA SCHEDA
Domani i bellunesi avranno davanti due schede: quella per l'autonomia del Veneto e quella per «maggiori forme di autonomia» alla Provincia dolomitica. «Quando Belluno ci ha chiesto di accorpare i due referendum, abbiamo detto subito di sì - ha continuato Zaia -. Del resto, l'autonomia del Veneto è anche quella di Belluno». Quali risultati si aspetta Zaia? «Belluno si gioca due volte la sua reputazione. Se l'affluenza dovesse essere bassa, poi come fa questo territorio a dire vogliamo diventare come Trento e Bolzano. Comunque, se Belluno non dovesse fare un bel risultato, sarebbe un male per tutto il Veneto, non solo per i bellunesi».
Damiano Tormen

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci