Volontariato in carcere: le attività

Martedì 21 Novembre 2017
ASSOCIAZIONI
BELLUNO Volontari impegnati in carcere. Cinque associazioni di volontariato, un gruppo di docenti del Centro provinciale istruzione per adulti (CPIA), la fondazione Esodo, la Caritas diocesana, tre cooperative sociali e una decina di aziende fanno rete per dare occupazione, sollievo e motivazione agli ospiti della Casa circondariale di Baldenich a Belluno. Il tavolo convocato dalla direzione e coordinato dalla capo area educativa è stata una preziosa occasione per gli operatori esterni al carcere di incontrarsi e raccontare le attività svolte nel corso del 2017, anche in vista della programmazione del prossimo anno.
Il lato più interessante è stato indubbiamente relativo alle attività ricreative, ovvero tutte quelle che parallelamente al lavoro, che oggi impiega quasi l'80% dei detenuti, offrono momenti di svago e di crescita alle persone recluse. L'associazione Il Tralcio di Tambre, attiva da diversi anni nella sezione transessuali con un gruppo di lettura e un cineforum, ha avviato a luglio una collaborazione con Jabar, che nella sezione maschile tiene un corso settimanale di informatica e coordina la redazione dentro-fuori della rivista Sconfinamenti. Ne è nato il progetto Liber libri, un percorso di lettura critica culminato nella visita in carcere dello scrittore romano Edoardo Albinati (premio Strega 2016). Da maggio Jabar ha preso sede al primo piano della Casa del Volontariato e sta intessendo un importante rapporto di collaborazione con il Csv di Belluno per integrare la parte di servizi alla persona marginalizzata.
C'è poi il CSI di Belluno che da oltre un anno organizza corsi di pallavolo, basket e ora calcetto nei sabati pomeriggio. E poi il gruppo San Francesco coordinato dal cappellano padre Olindo, che raggruppa anche alcuni volontari della società San Vicenzo de' Paoli per raccogliere indumenti per indigenti, tenere gli incontri di catechesi e dal prossimo anno proporre anche un corso di chitarra. Nel 2018 saranno riconfermate tutte le attività in corso, con l'auspicio che assieme al lavoro torni anche il bisogno di rimettersi sui banchi di scuola.
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