Visome, il progetto riparte

Domenica 23 Settembre 2018
Visome, il progetto riparte
IL PROGETTO
Belluno Riparte il Pua di Visome. Palazzo Rosso toglie dai cassetti della scrivania le carte relative al Piano urbanistico attuativo fermo dal 2014. La presentazione da parte dei proprietari di tutti i documenti richiesti dagli uffici tecnici del Comune ha dato una spinta al percorso che ora si è rimesso in moto. Forse è la volta buona.
I PROBLEMI
Forse, dopo anni di lungaggini, di inghippi e di confronti per arrivare ad un accordo che lasciasse contenti tutti, a breve si vedranno le ruspe nell'area interessato alla lottizzazione. «Stiamo sbloccando il progetto spiega l'assessore all'urbanistica Franco Frison -, la proprietà ha fatto avere tutto il materiale richiesto. Ha redatto il piano urbanistico attuativo e i progetti esecutivi relativi alle opere di urbanizzazione. Sono state acquisite le autorizzazioni da parte degli enti coinvolti. Siamo quasi in dirittura di arrivo per chiudere il cerchio». Del maxi cantiere si è parlato in occasione della seduta della seconda commissione di pochi giorni fa. Ai consiglieri è stato spiegato dove stesse il nodo che per anni ha tenuto ferma l'operazione. «Gli impicci erano due riporta la presidente della commissione seconda, Ida Bortoluzzi -: la rete fognaria si è rivelata insufficiente, per cui il Consorzio di proprietari chiamato Nuova Visome ha dovuto lavorare su questo fronte con integrazioni. Inoltre era stato chiesto di creare un sistema di raccolta delle acque meteoriche, in quanto non vengono completamente assorbite dal terreno, con rilascio lento nel Turriga. Adesso la vicenda si è conclusa: la rete fognaria è stata adeguata ed è stata creata una vasca. Questo, però, ha provocato il venir meno delle risorse per l'investimento richiesto dalla frazione, un edificio da adibire a sede del medico di base». Questo fronte resta da chiarire, ma buona parte della matassa è stata dipanata e, ora, si procede con la speranza di non trovare ulteriori nodi.
I PRECEDENTI
Tutto l'iter è stato punteggiato di intoppi e di scogli. Per anni il procedimento è rimasto bloccato perché il terreno era stata finalizzato dalla Regione all'edilizia popolare. Con difficoltà e lungaggini l'appezzamento di circa 42mila metri quadri situato a ridosso della frazione è stato messo a disposizione dei suoi proprietari nel 2014 e, come forma di accordo, era stato deciso che il Consorzio donasse al Comune 15200 metri quadrati. Il Comune a sua volta li ha messi a disposizione dell'Ater che, lì, costruirà abitazioni a schiera di due piani per complessivi dodici appartamenti nel primo lotto, a cui seguiranno altri due lotti da venti appartamenti in tutto. Le tre file di casette si aggiungeranno alle villette su due piani previste dai privati e salterà fuori anche uno spazio per la frazione, forse. «Le tempistiche per la posa dei primi mattoni non si possono ancora sapere - conclude Frison -, ma a breve potrebbero partire le opere di urbanizzazione, strade, marciapiedi e sottoservizi».
Alessia Trentin
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