Violenza di genere, farmacie in campo

Domenica 24 Giugno 2018
L'INIZIATIVA
BELLUNO Le farmacie bellunesi e BellunoDonna, a braccetto. È nata una collaborazione tra i presidi della provincia e il centro antiviolenza del territorio. A sancirla è stato l'incontro dei giorni scorsi a Venezia, dove l'assessore regionale al sociale Manuela Lanzarin ha incontrato a Palazzo Balbi l'Ordine dei farmacisti, Federfarma, Farmacie Unite insieme ai referenti dei Centri antiviolenza del Veneto. L'idea è quella di mettere in rete le 1417 farmacie del Veneto con i centri e le strutture impegnate nel contrastare la violenza di genere e proteggere le vittime. «Le farmacie possono essere uno sportello di informazione e di aiuto, un servizio di prossimità per informare e sensibilizzare, in particolare le donne, sul tema della violenza e sulle risorse di aiuto disponibili spiega Lanzarin . Sui banconi e nei dispenser delle farmacie, e soprattutto attraverso il dialogo competente con i farmacisti e i loro collaboratori, partirà una campagna regionale che renderà noti, in ogni territorio, i numeri di ascolto e di emergenza delle strutture e dei servizi ai quali rivolgersi nei casi di minacce, prevaricazioni, abusi, violenze». Qualcosa, a Belluno, già c'è. Una collaborazione embrionale tra BellunoDonna e qualche presidio è partita da tempo, in forma spontanea, ora si tratta di formalizzarla e strutturarla. «Ho già preso contatti con la presidente del Centro spiega Roberto Grubissa, presidente provinciale di Federfarma -. Possiamo dare supporto importante noi farmacisti, specie chi opera nei presidi di paese dove c'è molta confidenza con la popolazione. Verrà distribuito un volantino informativo sul centro anti violenza di Belluno, per esortare le donne a denunciare a e chiedere aiuto, questa sarà una delle iniziative ma non l'unica».
A. Tr.
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