BELLUNO - (lm) Era già stato condannato per aver trovato casa in un edificio pubblico, all'epoca l'ospedale di Belluno, e ieri ne ha presa un'altra per aver occupato, evidentemente dopo il trasloco forzato dall'ospedale, alle scuole Gabelli. Venti giorni di reclusione per Pier Paolo Biscalchin, 45 anni, originario di Merano, attualmente irreperibile, la pena comminata ieri dal giudice Antonella Coniglio. Secondo la difesa, affidata all'avvocato Schillaci (studio Patelmo), ieri sostituito da Enrico Tiziani, non c'era comunque prova dell'occupazione in quanto i vigili urbani, che tenevano sotto controllo l'edificio per evitare proprio problemi di occupazione da parte dei senzatetto, lo videro solo entrare e poco dopo uscire. All'interno vennero trovati degli oggetti nella doccia, ma la difesa ha sostenuto che non c'era prova fossero dell'imputato. Il fatto risale al 24 luglio del 2012. Biscalchin non era nuovo a questo tipo di reati, tanto è vero che, in un precedente processo venne condannato per lo stesso reato perché trovato nel sottoscala del quarto piano dell'ospedale dove, secondo il difensore di allora, Azzalini, avrebbe trovato riparo dal freddo dell'inverno. La legge ha abolito l'accattonaggio, disse Azzalini, ma non gli accattoni.
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