Vede la ladra dà l'allarme: cliente sventa il furto all'Ovs

Giovedì 23 Novembre 2017
Vede la ladra dà l'allarme: cliente sventa il furto all'Ovs
LA STORIA
BELLUNO Si registrano ormai con una frequenza quotidiana e non accennano a diminuire. Sono i furti all'Oviesse di Piazza dei Martiri dove ogni giorno intervengono polizia o carabinieri per un cliente che non è passato alle casse. Ebbene, in questo contesto, accade che sono anche gli stessi avventori a intervenire segnalando i furti. È accaduto ieri mattina in una storia a lieto fine che vede al centro un agordino che ha permesso di recuperare la refurtiva e bloccare la ladra. Sul posto sono intervenute le forze dell'ordine.
IL FURTO
«Ho fatto solo il mio dovere, di cittadino», dice Roberto Mosca di Voltago, dopo aver ricevuto i complimenti dalla direzione della catena dei negozi OvS, in particolare dai responsabili del negozio in centro. Grazie a lui ieri mattina è stato recuperato il bottino di una furto. Tutto ha inizio alle 12 di ieri quando una cittadina straniera di origini tunisine, presumibilmente sui 35 anni, uscendo dal negozio di tutta fretta ha fatto scattare il sistema antitaccheggio. Secondo la prima ricostruzione la donna avrebbe resistito anche alla commessa che prontamente ha provato a fermarla.
LA TESTIMONIANZA
«Ero all'interno del negozio nei pressi dell'angolo riservato ai profumi - racconta Roberto Mosca - e ho assistito alla scena intuendo il finale, ovvero che la cliente se la sarebbe data a gambe levate. Non ho esitato a comporre il 112 fornendo la posizione della donna che nel frattempo non ho perso di vista. In pochi minuti, meno di cinque, è arrivata la pattuglia delle forze dell'ordine che ha fermato la donna identificandola e recuperando l'intero bottino della refurtiva per circa 100 euro. Credo che poi sia stata condotta all'interno dell'Ovs in un ufficio per una perquisizione più accurata».
I PRECEDENTI
Sempre più spesso lo shopping all'Oviesse finisce in Tribunale, come accadrà probabilmente per la donna fermata ieri. È accaduto ad esempio a un giovane marocchino che per aver rubato un capellino da 10 euro circa è stato condannato a pagarne 15mila euro con un decreto penale. Finì in cella invece l'insospettabile impiegata albanese che venne fermata all'Oviesse dopo le scorribande in vari negozi del centro. C'è anche chi finisce in guai seri con l'accusa di rapina impropria, perché nel tentativo di fuggire spintona e ferisce la sorveglianza o le commesse.
Mirko Mezzacasa
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