Valanghe in Abruzzo: bellunesi in prima fila

Martedì 24 Gennaio 2017
Valanghe in Abruzzo: bellunesi in prima fila
BELLUNO - Esperienza della neve a servizio del Centro Italia. Due nivologi dell'Arpav di Belluno stanno studiando il manto bianco che ricopre le montagne dell'Abruzzo. Si tratta di Alvise Tomaselli e Renato Zasso, del Centro Valanghe di Arabba. Da sabato sono a disposizione a Penne (Pe), località del Gran Sasso, nel posto di coordinamento avanzato, con un'attività coordinata dalla Protezione Civile Nazionale e da Aineva. Spetta a loro il compito di analizzare il manto nevoso e valutarne la stabilità e gli eventuali rischi. «Abbiamo iniziato con una riunione presso l'aeroporto di Pescara con l'Aeronautica militare per pianificare i voli di monitoraggio nivologico assieme agli altri previsori Aineva e agli accompagnatoti del Corpo Forestale dello Stato - raccontano Zasso e Tomaselli -. Siamo stati elitrasportati sulla Maiella presso il passo di Lanciano per la valutazione della stabilità del manto nevoso lungo la strada provinciale di accesso al passo. Siamo stati sbarcati dall'elicottero dopo circa mezz'ora di sorvolo e abbiamo proseguito con gli sci da scialpinismo. A 800 metri di quota ci sono circa 140/180 centimetri di neve e a 1.300 metri ben 260 centimetri. Diciamo che l'emergenza neve è molto importante e simile a quella che abbiamo avuto noi nel 2014 sulle Dolomiti». Nell'emergenza del Centro Italia continuano gli aiuti bellunesi. Ieri sono partiti altri 9 uomini della sezione operativa del Comando di Belluno dei vigili del fuoco. E il Comune di Falcade ha mandato a Macerata una fresa da neve.

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