VAL DI ZOLDO
«L'atto aziendale così non va»: arriva sui banchi

Lunedì 19 Marzo 2018
VAL DI ZOLDO
«L'atto aziendale così non va»: arriva sui banchi dei consiglieri comunali di Val di Zoldo, attesi in municipio mercoledì, un ordine del giorno proposto dal gruppo di opposizione Zoldo la mia Val guidato da Roberto Molin Pradel. Una disamina accurata delle recenti decisioni dell'Usl 1 Dolomiti in merito alla riorganizzazione dei servizi e delle unità operative nelle strutture del territorio, che trova il gruppo in disaccordo su molti fronti e, allo stesso tempo, una richiesta al sindaco Camillo De Pellegrin affinché si faccia portavoce a Venezia delle istanze del territorio. La perdita di determinati servizi, la situazione dei volontari che si occupano del trasporto malati e il ruolo delle strutture periferiche di Agordo e di Pieve sono questioni che destano preoccupazione nell'opposizione, ma anche nella maggioranza.
«Si esprime perplessità e grande preoccupazione per la perdita di alcune competenze maturate nell'ospedale San Martino di Belluno si legge nel testo -, identificato dalla programmazione regionale quale hub provinciale, nonché degli ospedali di Agordo e Pieve di Cadore non considerando la specificità del territorio provinciale, né garantendo un'erogazione equa ed omogenea dei livelli essenziali di assistenza; si respingere la scelta di indebolire il ruolo e le professionalità delle strutture in particolare attraverso l'eliminazione delle uos della Chirurgia di Belluno, lo spostamento della uos di Chirurgia di Agordo verso Pieve, l'eliminazione delle uos di Cardiologia nel polo del San Martino (in particolare ucic e Emodinamica) e il declassamento della uoc di Cardiologia di Pieve a uos della uoc di Belluno, il trasferimento dell'emodinamica all'interno del dipartimento diagnostico e dei servizi, l'eliminazione, anziché il potenziamento, della uos di Elisoccorso». «Ma ci preoccupano anche i volontari spiega Molin Pradel a cui i rimborsi chilometrici assicurati dall'azienda sanitaria non bastano per coprire tutte le spese del servizio».
Alessia Trentin
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