Vaccinazioni, il caos continua. Mancano ancora più di 20mila certificati di idoneità vaccinale e oggi la prima campanella suona. Ma questo numero riguarda gli studenti di ogni ordine e grado. Entro lunedì 11 settembre, erano invece tenuti a quest'obbligo i genitori dei bambini che frequentano i servizi educativi o la scuola dell'infanzia, cioè la fascia d'età compresa fra gli 0 e i 6 anni. Ed anche ieri le segreterie delle scuole hanno continuato ad accogliere genitori che portavano la certificazione necessaria per permettere al proprio figlio di frequentare sin da subito il nuovo anno. Sono sette le scuole dell'infanzia statali in Comune di Belluno; dei quelle scuole paritarie. All'Istituto Comprensivo Belluno 1 si concentra il maggior numero di certificazioni non presentate: ben 36 su 138. Ne mancano infatti 16 al plesso di Mier che conta 52 bambini iscritti; 20 in meno a Mussoi su un totale di 86 iscritti.
«Ma sembra che qualcuno lo abbia inviato per posta elettronica e non sia arrivato» fanno sapere dalla segreteria. La situazione migliore fra le scuole statali è quella dell'Istituto Comprensivo Belluno 2, Dirigente Bruna Codogno, che ha fatto il pieno di attestati: 52 per la scuola di Sopracroda, 101 per il plesso di Mur di Cadola. L'Istituto Comprensivo Belluno 3, Dirigente Savina Lucia, comprende tre scuole dell'infanzia. Al Cairoli hanno presentato la necessaria documentazione vaccinale le famiglie di 49 bambini su 52; a Levego 31 su 36, a Visome 44 su 46. Agli stessi obblighi di legge è tenuta anche la scuola dell'Infanzia paritaria: «Se non rispettassimo i parametri del Ministero, verremmo meno alla legge e ci sarebbe tolta la possibilità di tenere aperta la scuola» dice Lucia Perale, coordinatrice della scuola dell'Infanzia di Cusighe. E proprio per questo ai 54 bambini inizialmente iscritti, ne mancheranno 2 le cui famiglie non intendono farli sottoporre ai vaccini. Tutti immunizzati, invece, alla scuola paritari gestita dai Salesiani, a Baldenich: «Abbiamo 76 bambini fra Infanzia e sezione Primavera dice suor Giannina e tutti hanno presentato la documentazione necessaria». Le altre scuole paritarie del territorio comunale sono quelle di Cavarzano, Castion, San Biagio e Salce.
«Ma sembra che qualcuno lo abbia inviato per posta elettronica e non sia arrivato» fanno sapere dalla segreteria. La situazione migliore fra le scuole statali è quella dell'Istituto Comprensivo Belluno 2, Dirigente Bruna Codogno, che ha fatto il pieno di attestati: 52 per la scuola di Sopracroda, 101 per il plesso di Mur di Cadola. L'Istituto Comprensivo Belluno 3, Dirigente Savina Lucia, comprende tre scuole dell'infanzia. Al Cairoli hanno presentato la necessaria documentazione vaccinale le famiglie di 49 bambini su 52; a Levego 31 su 36, a Visome 44 su 46. Agli stessi obblighi di legge è tenuta anche la scuola dell'Infanzia paritaria: «Se non rispettassimo i parametri del Ministero, verremmo meno alla legge e ci sarebbe tolta la possibilità di tenere aperta la scuola» dice Lucia Perale, coordinatrice della scuola dell'Infanzia di Cusighe. E proprio per questo ai 54 bambini inizialmente iscritti, ne mancheranno 2 le cui famiglie non intendono farli sottoporre ai vaccini. Tutti immunizzati, invece, alla scuola paritari gestita dai Salesiani, a Baldenich: «Abbiamo 76 bambini fra Infanzia e sezione Primavera dice suor Giannina e tutti hanno presentato la documentazione necessaria». Le altre scuole paritarie del territorio comunale sono quelle di Cavarzano, Castion, San Biagio e Salce.
