Una scuola per gelatieri: il Centro consorzi ci pensa

Domenica 24 Marzo 2019
LA PROPOSTA
BELLUNO Una scuola per ottenere la qualifica di gelatiere? Alla sua realizzazione sta pensando il Centro Consorzi di Sedico che sta raffinando una proposta per modificare la normativa nazionale. Mentre ricorre oggi la Giornata europea del gelato artigianale. Il direttore del Centro Consorzi di Sedico Michele Talo e Paolo Garna, referente Bike Friendly gelato mettono sul tavolo una proposta concreta per valorizzare l'alimento, che più di altri, identifica la provincia di Belluno.
IL PRECEDENTE
La produzione del gelato ha radici profonde nel bellunese: dopo la metà del 1800 i gelatieri, soprattutto veneti, invadono le capitali della Mitteleuropa, consolidando la vendita ambulante di gelato soprattutto in Austria ed in Germania. Il 900 è anche il secolo in cui si inventa il cono. Fu un bellunese, Italo Marchioni, nato nel 1868 a Peaio di Vodo, nel Cadore, emigrato negli Stati Uniti ad avere l'idea e a brevettarla. Di scuola del gelato si è parlato in tante occasioni. «Oltre alla necessità che questa tradizione venga salvaguardata spiegano Talo e Garna - l'idea nasce dal fatto che anche nella professione del gelatiere non si può più improvvisare. Sono richieste conoscenze ben precise di cultura generale, di alimentazione, igiene, merceologia, marketing, informatica solo per fare qualche esempio. In altre parole, tutte quelle competenze oggi indispensabili per essere imprenditore».
Ma per un giovane che desideri studiare per intraprendere questa professione in Italia non esiste una scuola specifica da poter frequentare. Non parliamo di un corso di qualche centinaio di ore che dia nozioni tecniche, ma di una vera scuola, in grado di assolvere a tutti gli effetti all'obbligo scolastico. Un giovane che desideri fare il cuoco, il cameriere, il meccanico, il grafico o l'operatore del legno ha a disposizione dei corsi triennali che gli consentono, se vuole, di raggiungere anche un diploma di scuola superiore. Per il settore della gelateria, così come per la pasticceria, questa possibilità è preclusa in quanto nell'attuale normativa che individua le figure di riferimento relative alle qualifiche professionali, nata sulla base dell'intesa Stato Regioni del 27 luglio 2011, la professione di gelatiere non è prevista.
L'OBIETTIVO
Perché allora non spingere affinchè si sviluppi un indirizzo specifico, all'interno della figura dell'operatore della ristorazione, mirato sul gelatiere? Su questo tema, anche in relazione al fatto che oggi si celebra la Giornata europea del Gelato Artigianale, istituita nel 2012 dal Parlamento europeo, interviene il Centro Consorzi il quale ha approfondito in questi giorni l'argomento ed ha deciso di avanzare una proposta affinché la Regione Veneto, forte della storica tradizione dei gelatieri che a partire dalla metà del 1800 hanno fatto conoscere il gelato in tutto il mondo, possa farsi interprete di questa esigenza intervenendo nelle sedi opportune. «D'altra parte, quando il governatore Luca Zaia è venuto a Belluno per incontrare il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha menzionato ben tre volte il gelato», ha sottolineato Paolo Garna. A giudizio del Centro Consorzi, oltre all'inserimento dell'operatore di gelateria e pasticceria nell'elenco delle figure per le quali è possibile organizzare dei corsi triennali di formazione professionale, una soluzione operativa potrebbe essere l'aggiunta dell'indirizzo Gelateria e Pasticceria nella figura Operatore della ristorazione che attualmente prevede soltanto gli indirizzi Preparazione pasti e Servizi di sala e bar che sono gli indirizzi delle attuale scuole alberghiere, sia quelle statali che dei centri di formazione professionale.
Fderica Fant
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