Una confessione che non convince

Sabato 20 Febbraio 2016
Una confessione che non convince
La morte di Isabella Noventa, la segretaria di 55 anni di Albignasego, è piena di punti oscuri. L'arresto di Freddy Sorgato e delle sue donne, la sorella Debora e la tabaccaia di Camponogara Manuela Cacco, non ha risolto il giallo. Prima di tutto il movente. L'autotrasportatore di 45 anni, giovedì davanti al Gip Cristina Cavaggion, si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma ha lasciato una dichiarazione spontanea. «È stato un incidente, ho ucciso io Isabella durante un gioco erotico». Un'ammissione di colpa a cui gli inquirenti non credono.
Chi indaga è convinto che la morte della 55enne sia stata ampiamente premeditata, ma soprattutto che sia il frutto di relazioni tese tra Freddy e Isabella per motivi legati ai soldi. Il sesso c'entra poco o quasi nulla. Non è nemmeno certo che il ballerino quella sera del 15 gennaio nella sua villa di Noventa Padovana in via Sabbioni abbia avuto un rapporto con Isabella. Fino a quando non si trova il cadavere della donna, non si può avere la certezza di un incontro amoroso tra i due. Freddy ha poi dichiarato di fronte al Gip di essere l'unico colpevole per la morte di Isabella, ma anche su questo punto gli inquirenti nutrono molti dubbi. Per loro l'uccisione della segretaria è stata organizzata nei giorni precedenti al 15 gennaio. Il perché? Forse Isabella era a conoscenza di alcuni "affari" non proprio regolari di Freddy Sorgato.
I tre volevano eliminarla. Quel 15 gennaio Manuela Cacco ha inserito nel suo telefono cellulare la scheda Sim del padre novantenne e sia Freddy e sia Debora in più occasioni le hanno mandato degli squilli a vuoto. Una sorta di segnale. Freddy agli inquirenti ha sempre negato di avere sentito Manuela quella notte, ma i tabulati telefonici sembrano smentirlo. A partire dalle 18.17 del 15 gennaio Freddy ha chiamato la Cacco e nell'occasione le due utenze telefoniche hanno agganciato le celle di Noventa Padovana compatibili con l'abitazione di Freddy Sorgato. Il 45enne ha voluto assicurarsi del funzionamento della Sim usata da Manuela. Quindi a meno cinque all'una della notte Debora ha telefonato alla Cacco, sempre allo stesso numero. Debora ha chiamato da Camin e Manuela ha ricevuto in zona Noventa. L'ultimo segnale per dare il via alla "carovana", formata dalla Audi A6 Avant con al volante Freddy e Cacco vestita con gli abiti di Isabella Noventa, e una Golf guidata da Debora. Quando i tre hanno raggiunto piazza Insurrezione hanno dato vita alla messinscena.
Infine il giallo del cadavere. Freddy ha indicato il punto nel fiume Brenta dove avrebbe gettato il corpo della povera Isabella, ma le ricerche di questi giorni hanno dato risultati negativi. Forse il ballerino ha mentito anche su questo punto.
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