Un presidio anti-centraline: prima grana per il neoeletto

Sabato 24 Giugno 2017
Un presidio anti-centraline: prima grana per il neoeletto
BELLUNO - (dt) Campeggio in piazza Duomo contro le centraline: ecco il primo appuntamento per il nuovo sindaco. Chiunque indosserà la fascia tricolore, martedì sera dovrà fare i conti con la manifestazione di Acqua Bene Comune, decisa quanto mai a far sentire la sua voce per il ritorno di fiamma tra lo sfruttamento idroelettrico e le acque del Piave alle porte di Belluno. Perché mercoledì mattina, a Palazzo Rosso, ci sarà il sopralluogo tecnico relativo al progetto di Reggelbergbau srl, che intende realizzare una centralina (con relativo sbarramento) sotto il ponte della Vittoria. Ma il presidio degli attivisti comincerà molto prima. Comincerà martedì sera. Una partenza lunga per una manifestazione che si preannuncia di fuoco. Il futuro sindaco è avvisato. Del resto, entrambi i candidati che si sfideranno al ballottaggio di domani hanno già dichiarato apertamente il loro «no» a qualsiasi progetto di impianti idroelettrici alle porte della città. «A più di un anno e mezzo, i predoni dell'acqua hanno deciso di riprovarci; forse hanno pensato che con il tempo la nostra determinazione e la forza delle nostre ragioni scemassero. Non è così, anzi - premettono gli attivisti del Comitato Acqua Bene Comune -. Abbiamo deciso di organizzare un presidio in Piazza Duomo a Belluno che inizierà la sera prima del sopralluogo e si concluderà soltanto quando questi speculatori se ne saranno andati. Ci accamperemo in piazza». E chissà se Gamba e Massaro si sono già comprati la tenda e sono pronti a campeggiare con gli attivisti... Il programma delle due giornate di presidio comincia martedì alle 20. Dopo aver piantato le tende, gli attivisti cucineranno una pastasciutta resistente. La serata si preannuncia animata da musica e giocoleria, con gli artisti del festival Clorofilla. Il giorno dopo, sveglia di buon mattino, perché alle 9 arrivano i tecnici di Reggelbergbau per il sopralluogo. «Questo presidio sarà solo un piccolo assaggio dell'opposizione che troveranno, se decideranno di andare avanti con il loro progetto - annunciano gli attivisti -. I politici locali, regionali e i parlamentari bellunesi, che continuano a rimpallarsi le responsabilità gli uni con gli altri, possono e devono fare di più».

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