TURISMO SUL COLLE
BELLUNO Il Nevegal va al vedo: domani il sindaco incontrerà

Mercoledì 19 Settembre 2018
TURISMO SUL COLLE BELLUNO Il Nevegal va al vedo: domani il sindaco incontrerà
TURISMO SUL COLLE
BELLUNO Il Nevegal va al vedo: domani il sindaco incontrerà l'Alpe e gli operatori a Palazzo Rosso e si potrà capire qualcosa di più sul futuro del Colle. Soprattutto si potrà capire se le previsioni meteo continuano a mettere nebbia fitta attorno alla prossima stagione invernale, o se potrà splendere il sole. Tutto dipende dall'incrocio di domanda e offerta. L'Alpe domanda 100mila euro per poter far fronte almeno ad una parte delle spese necessarie per l'innevamento artificiale (e chiede anche rassicurazioni sul futuro, perché il Nevegal ha bisogno di programmazioni e strategie con un respiro più ampio di un anno soltanto). Il Comune offre la promessa di investimenti sulla cartellonistica e sulla parte bike, oltre all'acquisto di un pacchetto skipass da usare a scopo promozionale. Domanda e offerta sono la base dell'economia, anche se al momento risulta difficile quantificare economicamente le promesse di Palazzo Rosso. Quel che è certo è la svolta assunta dalla questione Nevegal, che può guardare alla scadenza del 30 settembre con un pizzico di ottimismo in più.
LE RIUNIONI
La possibile soluzione è arrivata lunedì sera, dal gioco congiunto di due riunioni. Una a Cirvoi, convocata dall'associazione Vivaio Dolomiti e partecipatissima da operatori, Alpe del Nevegal, associazioni, villeggianti e proprietari di seconde case. L'altra a Palazzo Rosso, dove il sindaco Massaro aveva convocato un vertice di maggioranza per parlare proprio di Nevegal. Mentre la prima riunione cercava di analizzare il problema e di trovare una soluzione, ecco arrivare un messaggio vocale del primo cittadino. Un colpo di magia per salvare il Colle: il Comune investirà nel settore bike e comprerà un pacchetto skipass per aiutare l'Alpe. Non solo: coinvolgerà anche altri Comuni limitrofi, perché facciano lo stesso.
J'ACCUSE
Potrebbe essere la mossa giusta. Il condizionale è d'obbligo al momento. Anche perché a detta dei consiglieri di opposizione presenti alla riunione di Cirvoi, è una soluzione tardiva e tampone. «Il problema del Nevegal è che a questa amministrazione non gliene frega un bel niente» ha tuonato Franco Roccon. «Noi non avremmo mai fatto fallire la Nis e la gestione degli impianti sarebbe rimasta in capo al Comune» ha aggiunto Paolo Gamba. E anche Quinto Piol, dopo aver ripercorso la storia recente e meno degli impianti del Colle, ha gettato un dubbio: «Forse il fatto di aver fatto fallire la Nis denota una certa volontà. Quando mai in Italia si è vista fallire una società pubblica?».
LA PROPOSTA
Al di là delle accuse e della differenza di posizioni, dalla riunione di Cirvoi sono emerse anche proposte concrete. «Tralasciamo le responsabilità in questo momento: ora serve una soluzione immediata per l'apertura degli impianti, perché non possiamo lasciare chiusa la stazione, che è punto di riferimento per chi impara a sciare - ha detto Gianni Pastella, di Vivaio Dolomiti -. Poi bisogna trovare un piano strategico per il futuro, concordato con il territorio e con i portatori di interesse. Altrimenti ogni anno ci troviamo a terra. Perché è vero che la società che gestisce gli impianti oggi è privata, ma il Nevegal ha anche una funzione sociale». Tra le proposte, anche quella di una villeggiante, che ha portato il caso di Oropa e della seggiovia della stazione turistica biellese (un po' diversa dal Nevegal, visto che Oropa è nota soprattutto per il santuario e di conseguenza per il turismo religioso). «A Oropa avevano lo stesso problema con gli impianti di risalita - ha detto -. Nel 2016 mancavano i fondi per portare avanti la seggiovia. Ma hanno messo in piedi una fondazione funivie pubblica-privata, per intercettare fondi pubblici. Hanno lanciato una campagna di crowdfunding. Oggi gli impianti ci sono e funzionano». GIOVEDÌ L'altra proposta, ben più semplice e immediata, l'ha avanzata il presidente della Provincia, Roberto Padrin, che ha già chiesto l'interessamento della Regione. E ha promesso una riunione a Venezia con l'assessore al turismo Caner. Se ne parlerà a inizio ottobre. Prima c'è il vertice di Palazzo Rosso convocato dal sindaco Massaro per giovedì pomeriggio. Sarà il momento della verità per capire se il Nevegal avrà o meno una stagione invernale.
Damiano Tormen
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci