«Spopolamento: qui c'è bisogno di un welfare»

Domenica 18 Marzo 2018
IL CONVEGNO
BELLUNO Casa dei Beni Comuni apre le porte della sua sede. «La lotta allo spopolamento annuncia Lorenzo Bogo del gruppo Nessuno Resti Solo, nato nell'ambito dell'esperienza del laboratorio cittadino della Casa inizia da qui». Da una stanza piena e circa un centinaio di persone sedute in sala, ad ascoltare gli interventi dei relatori che ieri pomeriggio nell'edificio all'interno del complesso dell'ex caserma Piave hanno offerto uno sguardo sul tema. Il sociologo Diego Cason, il segretario provinciale Spi Cgil Renato Bressan, il geologo Emiliano Oddone e il presidente della Cooperativa Cadore scs Claudio Agnoli. Quattro voci, quattro esperienze diverse per raccontare di un territorio che perde persone come un colabrodo. «Lo spopolamento è una questione in cui ciascuno di noi deve fare la sua parte spiega Bogo -, noi vogliamo fare la nostra e intendiamo passare subito alle azioni pratiche. Dobbiamo farlo ora perché per qualsiasi iniziativa si metta in campo i risultati si vedranno tra almeno tre anni». La serata di ieri è servita per fare il punto, inquadrare il problema in tutta la sua tragicità con i dati alla mano. Ma il gruppo Nrs e Casa dei Beni Comuni hanno iniziato già da un po' a lavorarci. «Crediamo che si debba agire su due fronti prosegue Bogo -: difesa del territorio ed equità sociale. Abbiamo aperto lo sportello nell'ottobre del 2016 e in questo periodo si sono rivolte a noi una ventina di persone. Il territorio ha servizi eppure le persone chiedono aiuto contro gli sfratti, le difficoltà a pagare affitti e bollette, come la mettiamo? Il fatto è che ogni giorno assistiamo a dibattiti sulla perdita di servizi nel nostro territorio, questo non dovrebbe accadere. Contro lo spopolamento serve un welfare montano studiato sulla specificità bellunese». A bussare alle porte di Nrs sono stati, per la gran parte dei casi, bellunesi; solo il 5% di chi ha chiesto aiuto era immigrato. Le difficoltà riguardano affitti, bollette, difficoltà ad accedere ai servizi o a orientarsi nella burocrazia, scarsa conoscenza dei propri diritti. I volontari di Nrs mediano con le istituzioni, guidano e sostengono. E poi c'è la socialità. «Uno strumento per trattenere le persone sul territorio è offrire spazi e possibilità di espressione ai ragazzi conclude Bogo - Questa settimana abbiamo organizzato a Casa dei Beni Comuni la prima assemblea di gestione, sono arrivati ventenni con tante idee come corsi di disegno, di teatro, serate musicali, progetti legati ai prodotti locali. Lotta allo spopolamento, per noi, è anche questo».
Alessia Trentin
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