Si respirerà aria di Cortina nel post-Pokel, nella nuova guida tecnica della

Sabato 11 Ottobre 2014
Si respirerà aria di Cortina nel post-Pokel, nella nuova guida tecnica della nazionale italiana di hockey su ghiaccio, quando sarà confermata la scelta di Ivano Zanatta, quale commissario tecnico. Tanto più quando sarà affiancato da Stefan Mair, l'allenatore altoatesino che, alla guida degli Scoiattoli, li portò al loro più recente trofeo, la Coppa Italia 2012. Senza dimenticare che Tommaso Teofoli, già presidente della Lega italiana hockey ghiaccio e ora responsabile del settore in Federazione, viene dal consiglio della Sportivi ghiaccio Cortina.
Di Zanatta alla guida della nazionale si parla ormai da un po' di tempo, almeno dalla scorsa estate, quando in Repubblica Ceca ha chiuso i battenti il Lev Praga, la squadra in cui Zanatta ha lavorato, lo scorso inverno, come assistente allenatore. Nato il 3 agosto 1960 a Toronto, in Canada, da una famiglia di origine veneta, Zanatta arrivò a Cortina 30 anni fa, nella stagione 1984-85. Vestì la casacca biancoceleste per sei stagioni, sino al 1990, poi fu a Milano e a Varese. Contribuì alla stagione d'oro della nazionale degli oriundi, con l'amico Gates Orlando. Smesso di giocare nel 1996, ha allenato Cortina e Milano, in Italia, poi è stato a lungo in Svizzera, a Lugano, infine quattro stagioni in Russia, nello Ska San Pietroburgo, sino all'ultima esperienza a Praga. I suoi due figli più grandi, Luca e Michele, quest'anno giocano in Svizzera; il più piccolo, Alessandro, è uno dei ragazzi del Cortina. Ed è proprio ai giovani che guarda Zanatta, con l'intento di introdurre un cambio generazionale, nel contesto di un più ampio progetto di rinnovamento dell'hockey italiano.(((dibonam)))

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