Sentieri Cai distrutti: «Ci serve una mano»

Domenica 2 Dicembre 2018
Sentieri Cai distrutti: «Ci serve una mano»
PIEVE DI CADORE
La montagna unisce sempre: inizia così la lettera aperta che il Cai di Pieve di Cadore, presidente Umberto Giacomelli, invia alle sezioni del Club alpino italiano della pianura con l'intento di organizzare un intervento di sistemazione dei sentieri pesantemente danneggiati dal maltempo. Piante rovesciate, smottamenti e cedimenti; c'è solo l'imbarazzo della scelta per i volontari che aderiranno all'invito che parte dalla montagna ferita. I boschi devastati sono solo la punta dell'iceberg, tanto altro è successo in quota e non tutto è ancora stato verificato, altro potrà capitare con la neve. Spiega Giacomelli che tanti hanno chiesto come poter dare una mano, come contribuire e tante sono le iniziative che si stanno facendo un po' ovunque per raccogliere fondi. Ebbene risorse ed energie vengano utilizzate in giornate di lavoro sul campo, e le spese siano sostenute dalle donazioni che tanta generosità sta producendo. Ecco dunque la proposta: organizziamo insieme un calendario di campi di lavoro finalizzati al ripristino della rete sentieristica nel comune di Pieve, degli altri comuni del Cadore, della Val di Zoldo, dell'Agordino. Spiega Giacomelli: «Alla nostra sezione di Pieve fanno riferimento oltre cento chilometri di sentieri gran parte dei quali sono stati danneggiati e in parte anche distrutti. Si tratta di metterci mano a cominciare dalla fine del prossimo inverno». E come curare e sanare i sentieri della montagna ben sanno i volontari del Cai sempre impegnati in questo compito, solo che quello che si prospetta è un intervento di dimensioni decisamente importanti, troppo per i soli locali. Servono i rinforzi, e c'è tutto il tempo per organizzare il grande piano, intanto la lettera aperta è stata inviata.
GB
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