Scuole antisismiche: arrivano i soldi

Mercoledì 29 Marzo 2017
Scuole antisismiche: arrivano i soldi
Antisismica nelle scuole: in arrivo dal Governo 100 milioni di euro per le indagini delle strutture scolastiche di tutta Italia.
Una buona notizia per Belluno, che attende risorse pesanti anche per gli interventi. Perché la Provincia ha già tastato il polso alle scuole superiori e adesso attende risorse dedicate alla messa in sicurezza e alla riduzione del rischio sismico.
Le cifre sono da capogiro: servono circa 100 milioni di euro per la cinquantina di edifici in carico a Palazzo Piloni (tra licei, palestre ed istituti superiori).
Ma nelle stanze romane intanto è passato il messaggio che sull'antisismica bisogna intervenire senza badare a spese. La prova sono le prime risorse per le indagini sismiche, frutto di due emendamenti del Movimento 5 Stelle al decreto terremoto. «Grazie agli emendamenti del M5S presentati dal mio collega Gianluca Vacca nel decreto terremoto, entro un anno circa su tutte le scuole Italiane, e prioritariamente su quelle nelle zone a maggior rischio sismico come nel Bellunese, dovranno essere svolte delle indagini, necessarie per programmare gli interventi di ristrutturazione - sottolinea il deputato M5S Federico D'Incà -. Inoltre dovranno essere pubblicati i risultati sui siti delle scuole, in modo che famiglie, docenti e lavoratori della scuola possano conoscere lo stato dell'edificio e sollecitare, eventualmente, i necessari provvedimenti. L'elemento davvero di rilievo è rappresentato dal fatto che il decreto del governo inizialmente prevedeva tali controlli solo per le scuole situate all'interno del Cratere Sismico (tra Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo, ndr): noi siamo riusciti a farli estendere all'intero territorio nazionale, dunque anche alla nostra provincia». Le indagini sismiche, come da emendamento del Movimento 5 Stelle, dovranno essere concluse entro giugno 2018. E Belluno che le ha già fatte (quanto meno per le scuole superiori)? Aspetta i soldi per gli interventi. «Intanto questo è già un importantissimo risultato per il nostro territorio - continua D'Incà -. Un ottimo passo in avanti in risposta alla giusta denuncia di Ezio Lise, consigliere provinciale con delega all'edilizia scolastica. Belluno, ricordiamolo, si ritrova in zona sismica 2, su una scala da 1 a 3».

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