Sanità: il futuro sarà deciso dai sindaci

Giovedì 12 Luglio 2018
Sanità: il futuro sarà deciso dai sindaci
SANITA'
BELLUNO Tutto in stand-by: la sanità di montagna aspetta il parere dei territori e i sindaci tirano un sospiro di sollievo. Perché il piano socio-sanitario passerà attraverso il parere dei primi cittadini prima di essere licenziato ufficialmente. E nel passaggio potranno essere espressi dubbi e perplessità; e potranno essere avanzate anche alcune proposte di modifica. Insomma, risultato positivo per i sindaci bellunesi che hanno partecipato martedì a Venezia al vertice sul piano socio-sanitario.
IL RINVIO
Le fasce tricolori del Bellunese hanno ottenuto infatti il rinvio del parere, chiesto dalla Regione Veneto, la quale incontrerà la prossima settimana le Conferenze dei Sindaci di tutto il Veneto per l'illustrazione del piano. A comunicarlo sono Jacopo Massaro e Paolo Perenzin, rispettivamente presidente e vicepresidente della Conferenza dei Sindaci dell'Ulss 1 Dolomiti. «Non appena ricevuta la convocazione da parte della Regione - spiega Massaro abbiamo subito inviato una lettera a Venezia spiegando che non era possibile fornire un parere sul piano, poiché mancavano e mancano tuttora i presupposti. Innanzitutto, non ci è stato ancora illustrato il piano, inoltre non è ancora stata costituita la Conferenza Regionale Permanente per la programmazione sanitaria e socio-sanitaria».
LA RIORGANIZZAZIONE
La Conferenza Regionale Permanente, fino a poco tempo fa, era costituita dai presidenti delle Conferenze dei Sindaci delle allora 21 Usl venete; con la riorganizzazione delle aziende sanitarie e con le linee guida pubblicate pochi mesi fa, solamente tre conferenze si sono già adeguate al nuovo sistema, mentre le altre lo faranno nelle prossime settimane. «Alla riunione di martedì a Venezia, erano stati convocati i tre presidenti rinnovati e quelli delle vecchie Conferenze - spiega Perenzin, presente all'incontro . Per questo, il mio intervento si è concentrato soprattutto sul metodo, prima ancora che sul merito, e questo ha trovato concordi tutti i colleghi. Per questo, abbiamo presentato richiesta di rinvio, accolta dall'assessore Luca Coletto». Il risultato positivo per i sindaci bellunesi è significativo. «Siamo stati convocati per mercoledì 18 luglio a Montecchio, nel Vicentino, per un'illustrazione del piano socio-sanitario - continua Perenzin e nel frattempo si procederà all'istituzione della Conferenza Regionale Permanente».
LA BATTAGLIA
Su una cosa, però, i primi cittadini non mollano: senza il parere dei sindaci, il piano non può andare avanti. «Il parere della Conferenza Permanente ha pari dignità della Quinta Commissione Sanità in Regione; non si può pensare che il nostro ruolo sia solo quello di essere ascoltati in audizione in Commissione - conclude Perenzin -. La Conferenza Permanente ha un ruolo attivo in questo processo: senza il suo parere l'iter del piano non può proseguire». Per il parere sul piano, ci sarà poi da attendere l'esito della Conferenza dei Sindaci dell'Usl 1 Dolomiti: «Una volta che la Regione ci illustrerà il piano - spiega Massaro lo porteremo davanti all'esecutivo, ne discuteremo, e solo una volta avuto il mandato dai sindaci potremo esprimere un parere definitivo».
Damiano Tormen
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