Ronce Tassei e Piandelmonte «Ora basta: via con Limana»

Domenica 13 Agosto 2017
BELLUNO - (D.T.) Ronce, Tassei e Piandelmonte alla riscossa. Anzi, al referendum. Torna di moda l'idea di una consultazione popolare per l'indipendenza da Belluno. Una fuga che avrebbe come meta il Comune di Limana. Una provocazione, certo. Ma con uno scopo ben preciso: svegliare Palazzo Rosso e ricordargli che le tre borgate alte, per quanto piccole e scarsamente abitate, necessitano comunque di attenzione. Un'attenzione che, secondo i residenti, non ci sarebbe. Da qui la volontà di andare con Limana, «dove le manutenzioni del territorio e la cura per le frazioni alte sono decisamente diverse» dicono roncesani e colleghi. Dopo un primo cartello referendario affisso a fine giugno, tornano alla carica con altri due cartelloni, appesi all'ingresso di Piandelmonte (salendo da Castoi) e all'inizio della discesa dal Nevegal. Chiaro e immediato il significato. «Basta degrado: ora fatti! Il 22 ottobre via con Limana» recita il primo (quello appeso all'incrocio con via Col de Gou, scendendo dal Nevegal). «Basta degrado: il 22 ottobre via con Limana» dice il secondo. Il 22 ottobre si celebrerà il referendum per l'autonomia del Veneto (sommato a quello indetto dalla Provincia di Belluno). Lampante quindi il significato. Limana come Trento e Bolzano? Ovviamente no. Ma anche qui si gioca la provocazione. Il confine oggi è segnato dal torrente Cicogna. «Da una parte (quella bellunese, ndr) asfalto rotto e alberi che incombono sulla strada - dicono i residenti -. Dall'altra (quella limanese, ndr) carreggiata a posto e verde manutentato. Da tempo segnaliamo al Comune quello che non va. Qui le scelte sono due: o l'amministrazione comunale ci consente di continuare a vivere qui, oppure siamo costretti a rivolgerci a chi condivide le nostre idee». In una parola, Limana.

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