Rigenerazione urbana: a Roma confronto Anci-Governo

Martedì 16 Ottobre 2018
URBANISTICA
BELLUNO (d.t.) La speranza, si sa, è l'ultima a morire. Compresa la speranza della rigenerazione urbana. Belluno continua a crederci. Del resto, sono in ballo oltre 30 milioni di euro, con progetti importanti per la città, in grado di recuperare aree e zone, per trasformarle in qualcosa di nuovo, di utile per i cittadini. Inevitabile quindi che Palazzo Rosso rimanga alla finestra. Le novità potrebbero essere dietro l'angolo. Nei prossimi giorni, difatti, andrà in scena a Roma un confronto tra Anci e Governo. La speranza di Belluno e di altri Comuni capoluogo è quella di superare lo stallo creato dal milleproroghe.
LO STALLO
L'approvazione del decreto difatti ha spento gli entusiasmi di parecchi capoluogo. Perché ha congelato le risorse statali destinate alla rigenerazione urbana dal precedente governo, con l'obiettivo di sbloccare l'avanzo di amministrazione degli enti locali. Una mossa che non piace a Belluno. Ma non è detta l'ultima parola.
LA SPERANZA
Nei prossimi giorni a Roma Anci e Governo saranno a confronto per la Conferenza Stato-città ed autonomie locali: sul tavolo, ovviamente, la questione dei fondi della rigenerazione urbana. «Speriamo che questo ennesimo confronto sblocchi la situazione - commenta il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro . Sono risorse importantissime per Belluno, ma in generale per l'economia nazionale, in grado di incentivare una crescita economica sostenibile».
I PROGETTI
A Belluno, ricorda Massaro, i progetti sono tutti già pronti a partire, dalla riqualificazione dell'area di Lambioi fino alla nuova sistemazione del piazzale della stazione, passando per l'ex chiesa dei gesuiti e per altre progettualità. «Sono già stati presentati e depositati i progetti esecutivi di tutte le opere sottolinea Massaro . Siamo pronti per fare partire le gare d'appalto e aprire i cantieri con la primavera del 2019, ma serve la certezza delle risorse». Dal prossimo incontro, Massaro confida esca un provvedimento concreto. «Sono più di due mesi che viviamo nell'incertezza, e settimane che attendiamo il decreto annunciato dal Presidente del Consiglio - evidenzia il primo cittadino . Anche la mozione approvata pochi giorni fa in Senato non ha fatto chiarezza: dal vertice deve uscire una risposta chiara in modo da consentire alle amministrazioni di avviare i lavori. I fondi per la rigenerazione urbana ci sono nelle casse dello Stato, con riconoscimento della Corte dei Conti. Lo sblocco degli avanzi di amministrazione solo per il 2018 è poco utile, fatto a fine anno. I fondi della rigenerazione urbana, invece, sono stati già in parte spesi e permetterebbero da subito di creare economia e occupazione».
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