Precipita sul Giau: morto a 18 anni

Domenica 21 Ottobre 2018
LA TRAGEDIA
BELLUNO La moto, la fidanzata, i sogni, la passione per il disegno, la patente. Tutto è terminato in fondo a quel burrone dove ieri, nel primo pomeriggio, è stato ritrovato senza vita Patrick Bogo, 18 anni di Belluno. Li aveva appena compiuti il 26 luglio scorso quei 18 anni di sogni e progetti che non si realizzeranno mai. La notizia della morte del giovane, scomparso nel nulla la sera prima, venerdì, ha gettato nello sconforto tutti gli amici e le persone che per ore lo hanno cercato con la speranza di rivedere il suo sorriso. Invece poi il ritrovamento del suo zainetto in località cima del Corvo Alto, gruppo montuoso del Passo Giau, in comune di Selva: il suo corpo esanime 100 metri più sotto, sul ghiaione.
L'ALLARME
Non rincasava mai dopo le 20, Patrick, nella casa di via Fratelli Rosselli, 8, a Belluno, dove la mamma lo aspettava anche venerdì sera. Così, quando il genitore non lo ha visto, ha subito chiamato la polizia, che ha iniziato a effettuare gli accertamenti per quello che, in un primo momento, appariva come un allontanamento volontario. Il 18enne se ne era andato sulla sua moto Mito 125 rossa. L'ultimo contatto con i suoi cari alle 17.30 di venerdì e il messaggio alla fidanzata: «Grazie di tutto, ti amo». Poi più nulla.
LE RICERCHE
I soccorritori si sono mossi già nella notte, quando è stato chiaro il luogo dove poter concentrare le ricerche. Tramite un'applicazione del cellulare di Patrick infatti si è riusciti a tracciare il percorso che aveva fatto il giovane centauro: passo Pordoi fino al passo Giau, dove aveva lasciato la sua moto. Era parcheggiata regolarmente sugli stalli del piazzale di fronte al bar: chiusa, con il casco agganciato. Lì è stato allestito il campo base delle ricerche, che sono andate avanti per ore. Al lavoro una cinquantina di uomini: vigili del fuoco del distaccamento di Agordo e volontari di Colle Santa Lucia e di Selva, il soccorso alpino di Cortina, San Vito di Cadore, Val Fiorentina, Livinallongo. Intervenuti anche gli agenti del Sagf della Compagnia della Guardia di Cortina, con due unità cinofile, di cui una molecolare. Impegnati nelle ricerche anche gli elicotteri Falco di Pieve di Cadore, Drago dei vigili del fuoco di Venezia e Volpe dei finanzieri di Bolzano. Si diffonde inoltre il tam tam sui social con la richiesta di aiuto per trovare Patrik: «Indossa jeans e giacca nera, se lo vedete chiamate i carabinieri». Al lavoro anche i militari della Compagnia di Cortina, che hanno effettuato le indagini.
IL RITROVAMENTO
Erano circa le 14 di ieri quando, dopo il sorvolo dell'elicottero, viene avvistato il corpo di Patrick sul ghiaione, in comune di Selva. Poco prima una escursionista, che aveva letto la richiesta di aiuto su Facebook, aveva chiamato i carabinieri spiegando di aver rinvenuto uno zainetto in cima al Corvo Alto o Monte di Mondeval. Con il sorvolo della zona è stato ritrovato il 18enne. Ai soccorritori non è rimasto che constatare il decesso del ragazzo, alla presenza del Soccorso alpino e del Sagf di Cortina, che in contatto con il magistrato di turno, ha ottenuto il nulla osta alla rimozione. La salma ricomposta è stata recuperata dall'eliambulanza e trasportata a Passo Giau, per essere affidata al carro funebre, che l'ha portata alla cella mortuaria di San Vito di Cadore. Stamane sarà effettuata l'ispezione cadaverica esterna sul ragazzo. Al lavoro per ricostruire l'accaduto i finanzieri della Compagnia di Cortina che procedono per un incidente in montagna. Forse Patrick è scivolato. O si è trattato di un gesto volontario. Non si sa con certezza: non c'erano testimoni.
Olivia Bonetti
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