BELLUNO - Inclusione scolastica, sport e... candeline. L'Aipd di Belluno (associazione italiana persone con sindrome di Down) festeggia quest'anno i suoi primi trent'anni di vita. E ha aperto i festeggiamenti con una due giorni di convegno, lo scorso fine settimana. Il titolo dell'incontro (Crescita, condivisione, appartenenza) esprime la filosofia e la mission di Aipd, declinata in varie maniere in provincia di Belluno negli ultimi trent'anni. Il convegno di Villa Patt è stato un momento importante nel compleanno di Aipd. Non solo perché ha raccolto adesioni da insegnanti, operatori socio-sanitari, da istituzioni e da famigliari di persone con sindrome di Down. Soprattutto perché ha lanciato messaggi importanti in tema di inclusione. E ha rimarcato il ruolo positivo della sezione bellunese di Aipd nel panorama dell'associazionismo locale. Nella prima giornata, dedicata all'ambito psico-pedagogico, protagonista è stato il tema dell'inclusione. I relatori Andrea Canevaro (pedagogista dell'Università di Bologna), e Salvatore Nocera (già dirigente del Ministero Pubblica Istruzione e attuale consulente dell'Osservatorio Scolastico di Aipd nazionale) hanno sottolineato alcuni punti critici del recente decreto sulla cosiddetta Buona Scuola rispetto all'inclusione scolastica di alunni con disabilità. Antonella Gris (referente handicap per l'ufficio scolastico provinciale) ha relazionato sulla situazione dell'inclusione scolastica locale. Interessante la posizione di Dario Ianes (dell'Università di Bolzano) che sostiene che le migliori risposte in tema di inclusione siano date da gruppi classe eterogenei, cioè con alunni disabili presenti. La seconda giornata invece è stata dedicata agli aspetti medici e alla sindrome di Down in età adulta. Vito Lamberti, specialista in Medicina dello Sport, ha illustrato le questioni relative all'attività sportiva, agonistica e non agonistica, confermando come sia un segno di progresso sociale anche il crescente numero di persone con sindrome di Down che svolgono attività sportiva. La buona riuscita del convegno di Villa Patt è stata completata dalla cura delle pause pranzo, curate dagli allievi dell'istituto alberghiero di Longarone. Ai cuochi del Delomieu si sono affiancati alcuni giovani Aipd.
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