Sappada, provincia di montagna. Quella provincia in cui «la politica ha perso». Non ha dubbi Rudy Roffarè. Il segretario della Cisl Belluno Treviso analizza con rammarico la questione del distacco; non tanto per i sappadini, quanto per la montagna bellunese. «Fatico a immaginare i cittadini di Sappada mentre preparano bagagli e valigie. Non riesco a immaginarli caricare le auto e chiudere porte e finestre per andare a qualche chilometro di distanza. No, niente di tutto questo. Io, nei prossimi mesi, li immagino vivere la montagna come tutti gli altri, con le difficoltà e gli sforzi per non abbandonare il territorio - premette Roffarè -. La risposta della politica non c'è stata: ha ancora una volta ignorato il problema, perdendo l'opportunità di affrontare il tema delle periferie e della montagna. I parlamentari hanno votato chiudendo gli occhi e girando la testa dall'altra parte». Il sindacalista va oltre la sconfitta. E prova a guardare alle soluzioni. Partendo dai giochi di squadra. «Solo noi bellunesi possiamo riprendere in mano la situazione e dimostrare di avere una visione strategica del futuro del nostro territorio. Dobbiamo confrontarci su idee e progetti, in un ragionamento condiviso, e farci sentire chiaramente con un'unica voce. Le risorse che siamo riusciti a portare nel nostro territorio in questi mesi fondi, canoni idrici, Cortina 2021- sono una buona base di partenza con cui aprire una seria trattativa con il Governo, a patto di fare squadra anche con la Regione Veneto. Facciamo squadra per il bene comune».
D.T.
Ultimo aggiornamento: 12:22
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