Passi di danza in beneficenza dagli Sballinati 3200 euro

Venerdì 18 Gennaio 2019
Passi di danza in beneficenza dagli Sballinati 3200 euro
L'INIZIATIVA
BELLUNO A passo di danza, hanno portato nel tesoretto del Fondo welfare di Palazzo Piloni, 3.267 euro. Non è stata la donazione più grossa, ma di certo è stata tra le più apprezzate dalla presidente del Fondo Francesca De Biasi. In quanto a loro, si chiamano Gli sballinati, nome curioso dietro cui si muovono a passo di musiche folk, di fisarmonica e chitarra, tanti giovani ballerini del territorio. Nelle scorse settimane hanno organizzato tre eventi di danza, serate allegre e informali dove tra polke, mazurke e valzer sono stati raccolti fondi. «Mi hanno contattata pochi giorni prima dell'ultima festa racconta De Biasi -, spiegandomi l'iniziativa e invitandomi alla serata alla Vena D'Oro. Ci sono andata, c'erano una settantina di ballerini, è stato un modo diverso e divertente per aiutare il nostro territorio».
IL GRUPPO
Le occasioni per fare quattro salti in compagnia e, allo stesso tempo, raccogliere soldi per il territorio alluvionato, sono state tre nelle ultime settimane e hanno coinvolto anche gruppi di balfolk del Veneto, in particolare l'Associazione DiBallarSiPotrebbeUnPoco di Treviso. «Tutti i musicisti e i tecnici del suono si sono offerti spontaneamente di regalare il loro lavoro e la loro arte in quelle serate spiega Francesca Bortot, del gruppo -. Il ballo popolare è per noi un'occasione per avvicinarsi ad altre culture, ma anche alla nostra stessa tradizione. Un'occasione per divertirsi e far festa, creando legami, amicizie e relazioni. In quest'ottica abbiamo organizzato la serie di eventi per raccogliere fondi per la ricostruzione della nostra bellissima provincia». Gli Sballinati sono nati nel 2015 per creare uno spazio alternativo di aggregazione per i giovani del territorio bellunese. Negli anni l'iniziativa è cresciuta, tanto che oggi il gruppo conta decine e decine di partecipanti. Tuttavia ha sempre mantenuto il carattere informale e spontaneo degli inizi: i corsi settimanali, per esempio, sono gratuiti. «Non ci vestiamo in costume e non ci occupiamo di rievocazione storica specifica Bortot -, semplicemente ci troviamo per ballare danze folk da tutto il mondo creando un ponte tra le culture e i popoli». Oggi il Fondo welfare destinato al ripristino dei danni post alluvione ammonta a 300.700 euro. «Le iniziative sono state tante e le donazioni generose conclude De Biasi -, ognuno ha fatto la propria parte. La Diocesi, per esempio, ha messo 71mila euro e le aziende hanno donato un'ora di lavoro dei lavoratori duplicandola. Questa dei ragazzi, però, è tra le più originali sentite finora. A loro va il nostro grazie».
Alessia Trentin
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