Parco Lambioi non c'è più, ma i volontari non si siedono

Venerdì 22 Marzo 2019
NUOVI STIMOLI
Il Parco di Lambioi non esiste più. Ma il Comitato scalette non si da per vinto. Il gruppo di volontari nato attorno alla zona verde in riva Piave, con l'obiettivo di mantenerla pulita e ordinata, rivolge la sua attenzione altrove. Ora che della piana verde non è rimasto nulla, che prato, alberi, giochi e area barbecue sono stati spazzati via dalle piena del fiume nei giorni tremendi dell'alluvione, il gruppo ha deciso di concentrarsi in altri punti della città, bisognosi di cura e di pulizia. Perciò, i sabati e le domeniche ecologiche, con gilet d'ordinanza (la divisa dei volontari), guanti e sacco nero dei rifiuti alla mano, proseguiranno. Anzi: sono già stati decisi data e luogo del primo appuntamento della stagione. «Al momento il Parco di Lambioi è nelle mani del Genio Civile che sta compiendo miracoli, per quello che ci è dato di vedere spiegano i cittadini -. Nel frattempo, per mantenere i contatti e preservare i valori nei quali crediamo, abbiamo individuato delle aree degradate facili da ripulire. Potremo richiamare l'attenzione delle persone che gravitano intorno e dare uno stimolo ai giovani perché, nella migliore delle ipotesi, in futuro possano prendersene cura». Si comincia giovedì 28 marzo: ritrovo alle 15 nel retro del cortile dell'Istituto Superiore Galilei Tiziano (Liceo Classico) e della Scuola Media Ricci (vicino al cancello). Chi vorrà aderire dovrà presentarsi con guanti, pinze e sacchi neri. «I dirigenti scolastici sono stati avvertiti spiegano dal gruppo - e i rappresentanti del Comune coadiuvati dalla Bellunum, come sempre, si occuperanno del materiale raccolto». L'area è una delle zone nere del capoluogo, più volte in passato segnalata dal consigliere Francesco Pingitore per sollecitare l'amministrazione e la scuola a prendere provvedimenti.
ATr
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