Omaggio alla Acqui la Città non dimentica

Mercoledì 26 Aprile 2017
Omaggio alla Acqui la Città non dimentica
Eroismo, coraggio e sacrificio. La resistenza al nemico da parte della Divisione Acqui a Cefalonia, un esempio anche oggi. Nel 72. anniversario della Liberazione e nel 70. del conferimento della Medaglia d'Oro al valore militare alla Città di Belluno, la storia dei partigiani bellunesi sembra più viva che mai. Ieri alle cerimonie con le istituzioni, le autorità e le associazioni combattentistiche, i bellunesi hanno partecipati in tanti. Giovani, anziani e adulti sono arrivati ai giardini di piazza dei Martiri per la deposizione della corona ai caduti e i discorsi di rito. Un rito che si rinnova ogni anno. Il tema forte della giornata è stata l'attualizzazione. Il sindaco Massaro nel suo intervento, quanto il direttore dell'Isbrec Enrico Bacchetti nel suo discorso hanno posto l'accento sull'oggi. Su come vivere nel presente l'eredità del passato, per renderla concreta e non lasciarla inchiostro dimenticato su carta. «Attualizzare quanto ci è stato consegnato è l'operazione più difficile - ha dichiarato il primo cittadino -. Ricordiamoci come il senso del dovere sia sempre accompagnato da un senso della giustizia e di come oggi possiamo prendere l'insegnamento della Divisione Acqui e viverlo nel nostro quotidiano, per esempio indicando ai giovani quali sono i valori più importanti a cui ispirarsi. Troppe volte parliamo di convenienza di carattere economico davanti a delle scelte, quando dovremmo essere guidati dai valori». E sono stati i valori di fedeltà alla patria e di coraggio a ispirare la Divisione Acqui in cui hanno combattuto anche tanti bellunesi e a cui il capoluogo ha dedicato una targa affissa all'ingresso di via Tissi del Parco Città di Bologna, inaugurata ieri mattina. «La mia impressione è che si stia spegnendo il fuoco sacro della partecipazione - le parole di Bacchetti in piazza dei Martiri-. I nostri padri si aspettavano molto dalla politica, ma sapevano prendere in mano i proprio destino. Oggi sembriamo incapaci di farlo».

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci