Olimpiadi: è l'ora dei sopralluogi

Giovedì 18 Ottobre 2018
Olimpiadi: è l'ora dei sopralluogi
CORTINA
«La riunione a Roma è andata davvero molto bene e non lo dico per l'inguaribile ottimismo di cui vengo talora accusato, ma perché tutto è stato davvero positivo», assicura Gianpietro Ghedina, sindaco di Cortina, al rientro dal vertice sulla candidatura italiana ai Giochi olimpici e paralimpici inverali 2026, convocata da Giovanni Malagò, presidente del Comitato olimpico nazionale, con Attilio Fontana e Luca Zaia, governatori di Lombardia e Veneto, e Giuseppe Sala sindaco di Milano, a rappresentare le due città coinvolte nel progetto. «Con il 15 ottobre la fase del dialogo è finita precisa Ghedina adesso siamo nella fase del lavoro, per definire la candidatura. I tempi sono molto stretti, c'è una serie di attività, di impegni, a cominciare dalle visite del Comitato olimpico internazionale: ce ne saranno tre, nei prossimi giorni, fra ottobre e novembre, fra Milano e Cortina, con sopralluoghi nelle località che dovranno ospitare le gare».
TUTTI D'ACCORDO?
Giuseppe Sala, sindaco di Milano, sostiene che il 98% è già stato deciso, in quanto a suddivisione degli impegni, fra le località, con la spartizione degli eventi. «C'è questo accordo conferma Ghedina ma con grande elasticità, perché ci possono essere spostamenti anche all'ultimo momento, più a ridosso dell'evento sportivo. Saranno comunque mantenute le linee guida che erano già state espresse a settembre: noi a Cortina ci proponiamo per le gare di bob, slittino e skeleton, tutte e tre sulla pista Eugenio Monti di Ronco; pensiamo al curling allo stadio Olimpico, simbolo dei Giochi del 1956; per quanto riguarda lo sci alpino ci hanno chiesto di avere alcune gare a Bormio e noi siamo d'accordo. La cerimonia di apertura sarà a Milano; per quella di chiusura siamo tutti affascinati dalla possibilità di accoglierla all'Arena di Verona, uno dei luoghi più suggestivi ed evocativi del Veneto».
LE 130 DOMANDE
Entro gennaio dovrà essere predisposto il dossier definitivo; prima ci saranno incontri con il Cio a Milano, il 15 e 16 novembre; ci sarà un viaggio a Tokyo il 26 e 27 novembre. «Il dossier resta il lavoro principale da sviluppare, in questa fase sostiene Ghedina perché quelle 102 pagine vanno riempite con attenzione, perché per rispondere alle 130 domande puntuali del Cio servono argomentazioni dettagliate, che nasceranno dalla collaborazione fra Veneto e Lombardia, fra Milano e Cortina».
TRENTO SÌ, BOLZANO NÌ
Dalla riunione di ieri esce invece ridimensionata la posizione dell'Alto Adige, inizialmente coinvolto: «L'accordo con la provincia autonoma di Trento è sicuro, per gli impianti e le strutture dello sci nordico in Val di Fiemme, a Predazzo conferma Ghedina mentre ci sono poche possibilità di coinvolgere Bolzano, con il centro di Anterselva, visto che il biathlon potrà andare in Valtellina. Qualcosa potrà comunque essere rivisto. Con Trento ci troveremo presto allo stesso tavolo, per condividere il progetto».
GLI AVVERSARI
Sul panorama internazionale che sta mutando, con possibili difficoltà per le concorrenti Calgary e Stoccolma, Ghedina commenta: «Il presidente Malagò, nell'incontro al Coni, ha fatto presente la forza della nostra candidatura, ritiene abbia grandissime possibilità di andare a segno. Noi a Cortina vedremo di condividere tutti i passaggi fondamentali con il consiglio comunale e con la nostra cittadinanza. Questa candidatura, così articolata, è l'ottimo che avremmo potuto soltanto sperare, con la possibile consacrazione delle piste da sci che useremo nel 2021 per i Mondiali e con una straordinaria risonanza, una importante pubblicità per il nostro paese».
Marco Dibona
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