L'APPUNTAMENTO
Belluno Emergenza malattie respiratorie e tumori: polveri sottili e fumo fanno schizzare in alto i numeri dei malati. Sono circa 300 i pazienti trattati a domicilio con ossigenoterapia continuativa, 80 quelli con ventiloterapia notturna e ogni anno vengono effettuate circa 100 nuove diagnosi di tumori polmonari e ricoverate circa 400 persone.
LA STATISTICA
I dati dell'Unione operativa di pneumologia del San Martino rispecchiano un andamento da bollino rosso comune a tutta l'Italia. Il campanello d'allarme sta suonando ed è tempo di correre ai ripari. Le malattie respiratorie croniche rappresentano in Italia la terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e neoplastiche. Nel 2013 vi sono stati circa 42mila morti per malattie respiratorie, di cui oltre 20mila per bronco pneumopatia cronica ostruttiva e oltre 9mila per polmonite; nel 2014 le malattie respiratorie sono state responsabili di circa 450mila ricoveri ospedalieri. E questa è solo la punta dell'iceberg che si riferisce ai casi più gravi. Il fumo e l'inquinamento atmosferico contribuiscono in modo preponderante alla genesi di queste patologie potenzialmente prevenibili. I dati 2016 dell'indagine Doxa condotta per conto dell'Istituto Superiore di Sanità hanno mostrato, rispetto al 2015, un aumento dell'abitudine al fumo dal 20,8 al 22% degli adulti e quelli dell'Agenzia Europea sull'Ambiente hanno indicato un numero elevato di decessi anticipati a causa dell'esposizione a livelli di inquinanti atmosferici, specialmente polveri sottili, al di sopra dei limiti raccomandati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
IL PUNTO
Di questo e di altro si parlerà giovedì, nella conferenza Per un respiro che vale: diamo voce ai bronchi e polmoni organizzata nella sala convegni del San Martino nell'ambito della rassegna I giovedì della salute. A parlare sarà il direttore dell'Unione operativa di Pneumologia Rodolfo Muzzolon che illustrerà le principali patologie respiratorie come asma, tumore e bronco pneumopatia cronica ostruttiva e le loro relazioni con l'ambiente e gli stili di vita. Le patologie polmonari croniche sono particolarmente rilevanti non solo per il peso epidemiologico, ma anche per il risvolto economico e sociale; gravano sui malati, sul sistema sanitario e sulla società in termini di sofferenze, disabilità, costi diretti e indiretti. Inizio incontro alle 18.
Alessia Trentin
© RIPRODUZIONE RISERVATA Belluno Emergenza malattie respiratorie e tumori: polveri sottili e fumo fanno schizzare in alto i numeri dei malati. Sono circa 300 i pazienti trattati a domicilio con ossigenoterapia continuativa, 80 quelli con ventiloterapia notturna e ogni anno vengono effettuate circa 100 nuove diagnosi di tumori polmonari e ricoverate circa 400 persone.
LA STATISTICA
I dati dell'Unione operativa di pneumologia del San Martino rispecchiano un andamento da bollino rosso comune a tutta l'Italia. Il campanello d'allarme sta suonando ed è tempo di correre ai ripari. Le malattie respiratorie croniche rappresentano in Italia la terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e neoplastiche. Nel 2013 vi sono stati circa 42mila morti per malattie respiratorie, di cui oltre 20mila per bronco pneumopatia cronica ostruttiva e oltre 9mila per polmonite; nel 2014 le malattie respiratorie sono state responsabili di circa 450mila ricoveri ospedalieri. E questa è solo la punta dell'iceberg che si riferisce ai casi più gravi. Il fumo e l'inquinamento atmosferico contribuiscono in modo preponderante alla genesi di queste patologie potenzialmente prevenibili. I dati 2016 dell'indagine Doxa condotta per conto dell'Istituto Superiore di Sanità hanno mostrato, rispetto al 2015, un aumento dell'abitudine al fumo dal 20,8 al 22% degli adulti e quelli dell'Agenzia Europea sull'Ambiente hanno indicato un numero elevato di decessi anticipati a causa dell'esposizione a livelli di inquinanti atmosferici, specialmente polveri sottili, al di sopra dei limiti raccomandati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
IL PUNTO
Di questo e di altro si parlerà giovedì, nella conferenza Per un respiro che vale: diamo voce ai bronchi e polmoni organizzata nella sala convegni del San Martino nell'ambito della rassegna I giovedì della salute. A parlare sarà il direttore dell'Unione operativa di Pneumologia Rodolfo Muzzolon che illustrerà le principali patologie respiratorie come asma, tumore e bronco pneumopatia cronica ostruttiva e le loro relazioni con l'ambiente e gli stili di vita. Le patologie polmonari croniche sono particolarmente rilevanti non solo per il peso epidemiologico, ma anche per il risvolto economico e sociale; gravano sui malati, sul sistema sanitario e sulla società in termini di sofferenze, disabilità, costi diretti e indiretti. Inizio incontro alle 18.
Alessia Trentin
