BELLUNO - (dt) «Non facciamo sentire il peso dei tagli statali nelle tasche dei cittadini». Appello accorato alla Provincia, quello di Dario Bond. Senza dimenticare i rappresentanti regionali e statali. Il commissario provinciale di Forza Italia non lancia il messaggio a caso. Ma guarda ad un rischio contingente per i bellunesi; il rischio che da settembre possa aumentare il costo dei biglietti dell'autobus. Al momento è solo un'ipotesi, ma intanto Dolomitibus ha presentato alla Provincia (socio di maggioranza dell'azienda di trasporto pubblico locale) una proposta ben precisa di adeguamento tariffario: alzare di 10 centesimi il costo dei biglietti urbani e delle varie fasce chilometriche. Il motivo? I tagli statali che si sono abbattuti sulla Regione e di conseguenza agiscono anche sul servizio tpl del Bellunese. Dolomitibus ha di fronte un bivio: ridurre i chilometri erogati (ovvero le corse messe a disposizione dell'utenza) oppure aumentare le tariffe. Dario Bond, però, propone una terza via. «Credo che un'azione congiunta Provincia-Regione-De Menech sia indispensabile per evitare di far pesare sulle famiglie bellunesi i tagli che arrivano da Roma - dice il commissario provinciale di Forza Italia -. L'onorevole potrebbe portare risorse da Roma, visto che la legge Delrio che va decantando riconosce a Belluno la specificità montana. La stessa cosa vale per la Regione, che potrebbe spalmare diversamente il taglio che arriva sempre dal Governo. La Provincia, da parte sua, potrebbe mettere qualche risorsa, visto che dal bilancio 2017 risulta spendere centinaia di migliaia di euro in incarichi professionali, pur avendo ancora fior fior di dirigenti».
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