Nuova polizia ambientale il «no» arriva dai sindaci

Mercoledì 29 Marzo 2017
BELLUNO - (D.T.) Troppi dubbi: la nuova Polizia Locale Provinciale deve attendere. L'assemblea dei sindaci, convocata ieri a Palazzo Piloni, non è sembrata per niente convinta dell'istituzione di un nuovo corpo di guardie della Provincia. Tra i punti interrogativi soprattutto i costi e le funzioni da attribuire alle divise, visto che gli attuali dipendenti della Polizia Provinciale dovranno confluire nel nuovo Corpo Regionale di tutela ambientale (come vuole la legge regionale 30 del 2016). Le perplessità hanno avuto la meglio. Tanto che la presidente Larese Filon ha ritirato la delibera con il regolamento per la nuova Polizia, in attesa di chiarire le idee ai sindaci. Il documento tornerà in assemblea il 2 maggio. La costituzione di una nuova Polizia Provinciale si rende necessaria «per la tutela ambientale e per la vigilanza nelle materie delegate alla Provincia» ha spiegato il consigliere delegato, Pierluigi Svaluto Ferro. Non sarà necessaria invece per le funzioni di caccia e pesca, che sono state traslocate a Venezia. La questione qui si fa politica. Perché da una parte c'è il timore di dare vita ad un corpo che costerebbe 400mila euro l'anno e rischierebbe di essere un doppione del Corpo di Polizia Regionale. Dall'altra c'è l'idea di contrapporsi alla Regione e di esercitare la specificità. In questo, la nuova Polizia Provinciale sarebbe uno strumento politico. «Come facciamo ad esercitare le funzioni che chiediamo per la specificità, se poi non abbiamo gli strumenti per farlo?» la domanda di Massaro. «Non possiamo rinunciare a caccia e pesca - ha aggiunto Perenzin -. Se siamo convinti, non dobbiamo chiedere l'autonomia, ma esercitarcela da soli». Eppure, i dubbi sono rimasti. Intanto le casse sono vuote. Ieri l'assemblea è servita anche per fare il punto sulla situazione finanziaria di Palazzo Piloni. Niente di nuovo sotto il sole: la Provincia resta in attesa del decreto enti locali, che dovrebbe dare risorse per strade e scuole. «Ma si tratta comunque di un intervento una tantum - ha detto Serenella Bogana, vice presidente con delega al bilancio -. Vorremmo sapere invece che ne sarà della Provincia e se ci saranno risorse adeguate per mandare avanti i servizi e le funzioni».

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