Motorsport: i posti di lavoro sono salvi

Domenica 24 Giugno 2018
IL CASO
BELLUNO Salvi i posti di lavoro, garantite le consegne di auto e moto pagati in anticipo e mai consegnati. Dopo le nuvole nere che si erano addensate su Motorsport, la concessionaria Bmw finita in concordato a causa di un buco milionario che aveva coinvolto i dipendenti delle filiali di Mestre, Legnaro, Villorba e Belluno e i rispettivi clienti, i curatori fallimentari ora vedono sereno. «Abbiamo ricevuto due offerte irrevocabili d'acquisto - spiega il curatore Roberto Ficotto - La prima riguarda i rami d'azienda di Mestre e Legnaro, la seconda quelli di Treviso e Belluno». In sostanza si sono fatti avanti due imprenditori pronti a rilevare le attività, una volta concluso l'iter che prevede la procedura competitiva, ovvero un'asta pubblica sulla base delle offerte pervenute alla curatela. Una volta concluso questo passaggio, si procederà alla cessione dell'intero complesso ai due acquirenti. «E sarà garantita la prosecuzione di tutti i rapporti di lavoro», sottolinea Ficotto. Ma saranno assicurati anche i diritti dei clienti che da mesi attendono la consegna dei veicoli ordinati a Motorsport, grazie a una transazione conclusa con Bmw Group. Un passaggio, questo, particolarmente oneroso per la casa madre che ha accettato di farsi carico della situazione pur senza essere direttamente coinvolta nelle difficoltà economiche che avevano colpito l'azienda di Mestre, per la quale si era parlato di un buco di decine di milioni di euro. . «Sin dall'inizio della crisi - dichiara Sergio Solero, presidente e amministratore delegato di Bmw Italia - avevamo come obiettivo quello di tutelare due categorie di persone per noi fondamentali: da un lato i collaboratori della concessionaria e dall'altro i nostri clienti auto e moto che avevano avviato o concluso contratti con la concessionaria che rappresentava i nostri marchi». Per la consegna, assicura il curatore, i tempi saranno rapidi, pur nel rispetto delle procedure di legge previste. Ma i clienti «avranno i mezzi che avevano ordinato alle stesse condizioni pattuite con Motorsport», sottolinea Roberto Ficotto.
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