Morte del camionista: il parapetto sarà rifatto

Martedì 20 Novembre 2018
IL CASO
BELLUNO Ancora una volta, proprio come avvenne dopo la tragedia della 13enne di Giamosa morta a Salce, un mese dopo l'incidente mortale, viene messo in sicurezza il tratto di strada killer. Era accaduto allora, nel 2013, quando a aprile si realizzò la passerella che avrebbe salvato Martina Bonavera. Accade ora visto che oggi, esattamente a un mese dalla morte del camionista volato dal ponte alla Veneggia, iniziano i lavori di messa in sicurezza dei parapetti. Lo annuncia il Comune con una nota in cui comunica l'istituzione del senso unico alternato regolato da semaforo, per tre giorni (da oggi al 23 novembre) dalle 20 alle 7 in corrispondenza del ponte Veneggia all'intersezione con via Tiziano Vecellio.
Era il 19 ottobre scorso quando l'autotreno guidato da Ivano Bonaldo, 61 anni di Tessera (Venezia), corriere della Bartolini, volò giù dal ponte. L'uomo morì schiacciato dalla pesante cabina del mezzo, una trentina di metri sotto la carreggiata della statale 50. Finì di sotto cercando di evitare un frontale contro la Passat Volkswagen, condotta da Massimo De Nardi, 44 anni di Longarone, che avrebbe invaso la corsia di Bonaldo. Il muretto non resse all'impatto, e non trattenne il camion che volò giù, di fronte al centro commerciale. Nel mirino della Procura proprio quel manufatto (oltre all'automobilista che è indagato per omicidio stradale). Le indagini dei carabinieri stanno cercando di accertare con precisione di chi è di competenza quella zona di statale: Anas o Comune. Passeranno sotto la lente anche le caratteristiche del manufatto: non adeguata l'altezza, come appare a prima vista. Ma nemmeno la struttura in sassi. Intanto, ora, verrà messo in sicurezza.
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