Massaro elenca i punti critici dell'ospedale

Domenica 22 Ottobre 2017
LA LETTERA
BELLUNO «Caro direttore generale, qui non va tutto bene». Potrebbe suonare grosso modo così l'attacco della lettera inviata venerdì mattina dal sindaco di Belluno Jacopo Massaro al dg dell'Usl 1 Dolomiti Adriano Rasi Caldogno. Poche righe, sintetiche ma riassuntive di una preoccupazione che sta prendendo piede all'interno dell'esecutivo della Conferenza dei Sindaci rispetto alla riorganizzazione degli ospedali. Una missiva cordiale ma che da' avvio ad una battaglia per la salvaguardia della sanità di montagna in cui i sindaci promettono di non risparmiarsi. Qualcosa sta andando nella direzione auspicata dal territorio ma su altri aspetti Massaro e co. nutrono forti dubbi.
LE PERPLESSITA'
L'apprensione di Massaro, è logico, si concentra in particolare sul futuro del San Martino. «Quelle inviate al dg Rasi Caldogno sono le prime impressioni a caldo su quanto sta accadendo - spiega il sindaco . Non sono solamente mie preoccupazioni: quanto riportato nella lettera è il frutto del confronto all'interno dell'esecutivo della Conferenza dei Sindaci, ma anche del supporto di tutti i gruppi di maggioranza e di alcuni consiglieri di opposizione». La lista di osservazioni si divide tra interventi da bocciare e quelli che, invece, suscitano preoccupazione e sui quali i primi cittadini vorrebbero aprire un confronto. La lettera, infatti, è solo l'inizio di una presa di posizione chiara e di una lotta a difesa dei servizi di tutti i nosocomi bellunesi. «Si esprime perplessità e preoccupazione scrive Massaro al dg per la perdita dell'Unità operativa semplice di Chirurgia di Agordo, per la mancata previsione di qualunque Unità operativa semplice nella Chirurgia di Belluno, per l'eliminazione dell'Unità operativa semplice Unità di Cura Intensiva Coronarica di Belluno, con la previsione di una sola Unità operativa semplice di Cardiologia per Belluno e Pieve e la incardinazione dell'Emodinamica nell'area Radiologica; per la perdita dell'Unità operativa semplice in Malattie Infettive e per la eliminazione dell'Unità operativa semplice di Elisoccorso, già accorpata alla Uoc Suem che era uno dei punti di forza della nostra provincia».
NON E' TUTTO
«Questo è solo il primo passo di una serie che intendiamo intraprendere a difesa del San Martino e dell'intera rete sanitaria provinciale dichiara l'inquilino di Palazzo Rosso commentando i contenuti della lettera -, una battaglia che intendiamo affrontare coinvolgendo l'intero consiglio comunale, perchè questo deve essere un impegno reale nei confronti dei diritti dei lavoratori e dei cittadini. Stanno sfogliando i nostri ospedali come una margherita: non possiamo rischiare che non ci resti più nulla, dobbiamo intervenire ed agire fin da subito, facendoci sentire in modo deciso». Di fronte a tante criticità aspetti positivi come la trasformazione dell'Unità operativa semplice di Cure Palliative in Unità complessa, la trasformazione dell'Uos di chirurgia vascolare in Unità operativa semplice dipartimentale, la separazione tra l'area della disabilità e quella della non autosufficienza e l'attivazione dell'Uosd di Chirurgia al seno appaiono, va da sè, come sforzi non sufficienti a mantenere alta la qualità della sanità nostrana.
Alessia Trentin

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