Mancano presidi: scuole a scavalco per 37 istituti ci sono solo 17 dirigenti

Giovedì 12 Luglio 2018
ISTRUZIONE
BELLUNO Il conto è presto fatto. In provincia di Belluno ci sono 39 presidenze, cioè Istituti scolastici che hanno diritto ad un loro Dirigente Scolastico titolare.
Il prossimo anno i Dirigenti Scolastici in servizio saranno invece solo diciassette. Ciò vuol dire non solo che l'Ufficio Scolastico Provinciale dovrà ricorrere in maniera sistematica all'Istituto della reggenza, cioè affidare ad un'unica persona la responsabilità di un'altra scuola, oltre a quella dove è già titolare. Ma che questa sarà una condizione di tutti i presidi in servizio: cioè tutti avranno almeno due scuole.
PRESIDI: I CONTI NON TORNANO
Almeno, appunto. Perché i 17 che raddoppiano il loro impegno riusciranno a coprire i bisogni di 34 Istituti. Ne rimarranno scoperti cinque che saranno affidati a coloro che di scuole, a quel punto, ne avrà già due. Insomma: cinque Dirigenti avranno la responsabilità di tre scuole ciascuno. Nell'anno scolastico ancora in corso e che si concluderà con la fine del mese di agosto, sono dieci le scuole della Provincia di Belluno guidate da un Dirigente Scolastico che ne ha la reggenza, cioè che pur avendo la titolarità in un'altra scuola, gliene è stata affidata anche un'altra. Magari anche lontana dalla prima. Una situazione già difficile che il prossimo anno quindi deflagrerà.
ALL'ORIGINE DEL PROBLEMA
Due i motivi all'origine del problema: da una parte il pensionamento di ben sei Dirigenti Scolastici che lasceranno il servizio appunto con il 31 agosto. Dall'altra è la logica conseguenza del fatto che il concorso per Dirigenti deve ancora cominciare. Anzi: la prima selezione è stata spostata dal 29 maggio al 23 luglio. È chiaro che la scuola italiana, e con essa quella bellunese, a settembre non avrà i Dirigenti di cui ha bisogno. L'auspicio è che ogni procedura concorsuale possa risolversi entro l'inizio dell'anno scolastico 2019-2020. Ma nemmeno questo è scontato.
PENSIONAMENTI
Questi i Dirigenti che andranno in quiescenza con il mese di settembre: Giuliano Cilione (Comprensivo di Pieve di Cadore), Carmelo Correnti (Iis Galilei_Tiziano Belluno), Fulvio De Bon (Cpa Belluno)., Paolo Fratte (Liceo Renier Belluno), Ferruccio Vascellari (Ipssar Dolomieu Longarone), Viviana Fusaro (Polo di Feltre). Solo per quanto riguarda le scuole superiori della città, a rimanere scoperti saranno Istituti come il Renier (più di 900 alunni) e il Galilei-Tiziano (oltre 700). E chiunque arriverà si troverà a governare numeri così alti che portano naturalmente con sé la complessità. Insomma: una situazione estremamente difficile. Complessità che si complicherà ulteriormente per coloro i quali ad una seconda scuola, come si diceva, dovranno aggiungerne una terza. Insomma: tre scuole da guidare e fra cui dividersi.
G.S.
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