Lupi fanno strage di agnelli

Sabato 30 Dicembre 2017
Lupi fanno strage di agnelli
PONTE NELLE ALPI
Il branco di lupi ha colpito ancora: questa volta nella parte alta del comune di Ponte nelle Alpi. E precisamente a Losego. A finire nelle fauci dei predatori sono stati sette agnelli e una pecora dell'azienda agricola di Alessandro Rizzo: «Sì, dall'ispezione del veterinario - spiega proprio Rizzo - si tratta di lupi. Quanti? Almeno quattro o cinque, forse di più. Fatto sta che dei miei agnelli, divorati, sono rimasti soltanto i resti. E a questo si aggiunge una pecora morta».
L'ATTACCO
Con ogni probabilità, è lo stesso branco che si è spinto fino alle porte di Belluno, facendo strage di ovini tra la Vena d'Oro e Modolo: «Le autorità competenti hanno svolto gli accertamenti del caso - prosegue il trentacinquenne Rizzo - ma, per quanto riguarda un possibile risarcimento, la situazione è ancora da valutare». In ogni caso, per l'azienda agricola di Losego il bilancio è piuttosto pesante: «È un'attività secondaria, visto che lavoro per una ditta svizzera che si occupa della manutenzione dei treni. Ma credo profondamente in ciò che sto portando avanti, nella mia terra. A darmi una mano c'è mio padre: abbiamo una trentina di capi tra pecore e agnelli, oltre a due asini. Il danno subìto è abbastanza ingente». Inevitabile l'amarezza dell'allevatore: «Dopo questi episodi viene voglia di mollare tutto. Anche perché non siamo tutelati in alcuna maniera: vorrà dire che d'ora in avanti manderanno il lupo a sfalciare i prati nelle zone più impervie». Quella di Rizzo è una delle tante, piccole realtà soffocate dalla burocrazia: «Ho un capannone vecchio da ristrutturare, vorrei promuovere un lavoro ben fatto, capace di facilitare la mia attività. E di garantire una rendita. Ma sono bloccato in ogni direzione. Lo stesso Comune di Ponte sembra sempre sul punto di concedermi il permesso di costruire. Poi però manca sempre qualcosa, che si tratti di una perizia o una valutazione. Così sono fermo da tre anni».
LA PREOCCUPAZIONE
Tornando alla presenza del lupo, Rizzo non nasconde la sua preoccupazione: «Ne ho parlato pure con gli anziani del posto. Qui il lupo non si è mai visto. Non so chi lo abbia voluto inserire nel nostro ambiente. So solo che vivo nel terrore di trovare i miei animali morti. Gli stessi organi competenti mi hanno ammonito sul fatto che noi allevatori dovremmo cambiare il modo di governare un gregge, utilizzando una recinzione di un certo tipo. Tuttavia, non posso permettermi di spendere migliaia di euro. Sono davvero stufo, sto pensando di mollare: enti e istituzioni stanno facendo di tutto per mettermi i bastoni fra le ruote». L'attacco agli agnelli è avvenuto a un centinaio di metri dalle case: «Questo significa che i lupi hanno attraversato il paese - conclude Rizzo -. Nel frattempo, le mie pecore sono rinchiuse in una stalla, senza la libertà di pascolare. Si può andare avanti così?».
Marco D'Incà
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