BELLUNO - (D.T.) Periferia contro centro. Terre alte contro Valbelluna. Potrebbe essere questo il leit-motiv delle prossime elezioni provinciali. E di fatto, il duello Padrin-Manfreda è proprio questo nella logica di chi ha estratto dal cilindro il sindaco di Lozzo come sfidante del candidato istituzionale. Ammesso che gli schieramenti siano Cadore-Agordino-Basso Feltrino contro Belluno-Feltre-Valbelluna, chi la spunterà? Il sistema di voto per carature stravolge il conto semplicemente numerico. Perché ad un primo sguardo il numero di voti dovrebbe sorridere a Manfreda. Il voto ponderato, però, dovrebbe mettere sullo scranno più alto di Palazzo Piloni Roberto Padrin. Anche se è vero che da qui al 10 settembre (giorno del voto) può cambiare lo scenario, visto che per quanto poco ci sarà un po' di campagna elettorale. E gli sgambetti sembrano tutt'altro che da escludere. Padrin dovrebbe avere dalla sua Belluno (maggioranza e buona parte dell'opposizione) e Feltre (quanto meno la maggioranza). Significa almeno una quarantina di voti da oltre 500 punti ciascuno (527 punti i voti di Belluno, 590 quelli di Feltre). Manfreda di contro sembra poter contare sul Cadore (quasi 200 voti da 62 punti, più i 13 voti da 147 punti di Auronzo), su parte dell'Agordino (una novantina di voti da 62 punti) e su parte del Feltrino (a cominciare dagli 11 voti da 62 punti di Alano, dove è sindaca Serenella Bogana). Appare fin troppo chiaro che l'ago della bilancia giace in Valbelluna, assieme ai 104 voti da 258 punti ciascuno.
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