LE STRATEGIE
BELLUNO Cantiere a cielo aperto. L'Alemagna viaggia spedita verso

Giovedì 24 Maggio 2018
LE STRATEGIE
BELLUNO Cantiere a cielo aperto. L'Alemagna viaggia spedita verso Cortina 2021. A suon di interventi. Sono 38 quelli a cui dovrà sottoporsi la vecchia Statale 51 da qui ai prossimi anni. L'obiettivo è arrivare in formissima per la prova costume, che nel caso della strada per Cortina è la tuta da sci, da indossare entro l'inverno 2020. Non c'è molto tempo, è vero. Ma Anas sta accelerando. Tanto da aver avviato già una decina di cantieri nell'ultimo mese. E tanto da arrivare a 15 interventi attivi e operativi da qui a luglio. Tutti concentrati nei 30 chilometri tra Tai di Cadore e Cortina, con tutti gli annessi e connessi in termini di disagi al traffico. Perché è ovvio: i cantieri servono, esattamente come serve una medicina, anche se è amara. Ma il rischio effetto collaterale è elevatissimo. Soprattutto se si tratta di una strada, come l'Alemagna, che porta dritto verso i luoghi di villeggiatura e che nei mesi estivi verrà presa d'assalto. Il tema è stato affrontato ieri mattina in un vertice in Prefettura convocato proprio per porre rimedi agli effetti collaterali. Attorno al tavolo, tutto il parterre dei medici interessati alla terapia somministrata dall'Anas alla vecchia Statale: i sindaci dei Comuni attraversati dalla strada che porta a Cortina, ma anche le associazioni delle categorie economiche e i rappresentanti degli autotrasportatori. Perché è scontato: i cantieri daranno fastidio soprattutto alle attività turistiche e a conduce i mezzi pesanti sulla Alemagna; di riflesso, il disagio arriverà a tutti quelli che devono percorrere la Statale 51.
I CANTIERI
Il vertice in Prefettura è partito dallo status dei progetti. Normale: prima la diagnosi, poi la cura. «Anas ha fatto il punto della situazione sulle operazioni avviate o prossime all'avvio» spiega il presidente della Provincia, Roberto Padrin, presente all'incontro sia come inquilino di Palazzo Piloni che come primo cittadino di Longarone, Comune attraversato dalla Alemagna (e concentrato di punti neri della vecchia Statale). «I cantieri avviati tra aprile e fine maggio sono 11. Saliranno a 15 entro luglio, se tutte le procedure andranno avanti spedite come è successo finora. Di questi cantieri, 7 insisteranno su strada e 8 su banchina. Poi entro settembre i cantieri saliranno a 18». Tutti gli interventi sono localizzati in Valle del Boite, nel tratto tra Tai di Cadore e Cortina. Si tratta di cantieri che possono essere considerati minori. Le operazioni più consistenti (escluse le varianti), come quelle tra Longarone e Castellavazzo, partiranno nella primavera 2019.
I DISAGI
Chi bello vuole apparire, un po' deve soffrire. Il proverbio è valido anche per la strada verso Cortina. Tranne nel mese di agosto, quando tutti vanno in ferie. Anche i cantieri. Il vertice di ieri difatti ha parlato della possibilità di interrompere le operazioni nel periodo caldo per il turismo cadorino e cortinese. «Anas ha ipotizzato di liberare la strada per un mese, in modo da non complicare il traffico durante il periodo più turistico dell'anno - conclude Padrin -. Grazie all'interessamento del prefetto, si cercherà di evitare il più possibile i disagi».
Damiano Tormen
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