LE PRIMARIE
BELLUNO Confronto tra le tre mozioni che si contendono la guida del

Venerdì 22 Febbraio 2019
LE PRIMARIE
BELLUNO Confronto tra le tre mozioni che si contendono la guida del Partito Democratico. L'appuntamento è alle 20.45 di questa sera in sala Luciani al centro Giovanni XXIII di Belluno. Ad essere esposti saranno i temi e i programmi dei candidati: Maurizio Martina, Nicola Zingaretti e Roberto Giachetti.
A rappresentare i tre contendenti saranno rispettivamente: Simona Malpezzi, senatrice e portavoce nazionale della mozione Martina, Paola De Micheli, deputata e coordinatrice nazionale della mozione Zingaretti e Marco Michelini, esponente regionale della mozione Giachetti. «È un'occasione di dibattito e di scambio di informazioni importante per tutte le persone che desiderano approfondire i temi e la linea politica del partito democratico» afferma la segretaria provinciale Dem, Monica Lotto. «Il confronto fa parte del percorso in vista delle primarie aperte del 3 marzo che eleggeranno il prossimo segretario e i rappresentanti della nuova assemblea nazionale». E proprio in queste ore la mozione di Zingaretti ha presentato i suoi nomi per Belluno:
Si tratta di Roberto De Moliner, Segretario dell'Unione Comunale di Belluno, Alessia Telese, Segretaria del Circolo di Borgo Valbelluna, Alessandro Del Bianco, Vicesindaco di Feltre e Maria Antonia Cassol del Circolo di Val di Zoldo.
Per il Comitato Piazza Grande Belluno il tema cardine è quello dell'attenzione ai territori: «Il Partito Democratico - spiegano gli autori della mozione - deve innanzitutto ammettere di aver fatto degli errori, come ad esempio aver sottovalutato il tema del taglio dei trasferimenti agli enti locali, che ha impoverito la rete di protezione sociale sui territori: le aree interne e i piccoli comuni hanno subito inevitabilmente per primi questo colpo». Il Comitato sarà presente anche con un gazebo informativo in Piazza dei Martiri nella mattinata di Sabato 23.
«L'istanza di autonomia - spiegano - rivendicata dalla maggioranza dei bellunesi nel referendum del 22 ottobre 2017 non può essere ignorata dalla Regione Veneto. E' necessario che legge e Statuto regionale vengano finalmente applicate e non restino solo sulla carta».
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