LA TRAGEDIA
BELLUNO Affissa alla porta, ancora la targhetta dorata Studio tecnico

Lunedì 19 Febbraio 2018
LA TRAGEDIA
BELLUNO Affissa alla porta, ancora la targhetta dorata Studio tecnico geometra Rolando Cibien, secondo piano. Lì in quella casa che era la sua vita, in via Santa Croce 17, all'incrocio con via Santa Maria dei Battuti, è morto il geometra Cibien. L'uomo, pensionato di 65 anni, è stato trovato senza vita nel suo letto ieri mattina. Il corpo era in avanzato stato di decomposizione: da un primo accertamento la morte risaliva a una ventina di giorni fa. Si è trattato di un decesso per cause naturali, probabilmente infarto. La salma è già a disposizione dei famigliari: le esequie avverranno in forma privata.
LA SCOPERTA
È stato il figlio del geometra, l'agente della polizia locale di Belluno Manuel Cibien, a dare l'allarme. Ieri mattina, intorno alle 9.45 sono intervenuti sul posto i sanitari e i vigili del fuoco che hanno forzato la porta d'ingresso. Una volta entrati, purtroppo, la terribile scoperta. Rolando Cibien giaceva ormai senza vita sul suo letto. Sul posto anche le forze dell'ordine che hanno proceduto alle verifiche del caso e a escludere eventuali responsabilità di terzi. Una volta accertato che si trattava di morte naturale, in contatto con il magistrato di turno, hanno dato il via libera alla rimozione della salma. Il 65enne è stato portato all'obitorio di Belluno, dove attende sepoltura.
L'INDIFFERENZA
Nessuno dei vicini si è accorto dell'assenza del geometra e del fatto che non uscisse più per le sue abitudinarie spese: nessuno lo ha notato per 20 giorni. La palazzina dove abitava conta ben 6 appartamenti: lì vivono altre 5 famiglie. Nessuno però ha avvertito odore o ha semplicemente notato che quel pensionato non si vedeva più. Famiglie forse chiuse nelle loro abitudini, nella loro routine, nelle giornate sempre più indaffarate, che contattate al citofono con domande sullo scomparso geometra rispondono: «Adesso non ho tempo», o ancora «Non ho niente da dire.
L'ALLARME
Il figlio agente Manuel Cibiene sabato sera ha temuto che potesse essere accaduto qualcosa al genitore. Così ha contattato la vicina di casa, una donna che abita nella palazzina accanto e che ha l'appartamento proprio sotto quello del geometra. «Erano almeno 20 giorni che non si sentivano rumori», spiega la vicina. E così ha detto al figlio, che si è allarmato.
IL LUTTO
Il geometra Cibien era molto conosciuto in città: era il geometra del centro, una ventina di anni fa. Tutti si rivolgevano a lui. Poi, dopo la pensione, stava attraversando un momento di difficoltà. Era stata attivata da moglie e figlio una procedura di sostegno per aiutarlo. Ieri la scoperta della tragedia. I funerali si terranno in forma privata.
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